Musica e spettacolo

UN SABATO ITALIANO SHOW 40

Nell’aprile del 1983 uscì in Italia un album molto particolare, un album diverso da tutto ciò che andava di moda in quel momento, con testi altrettanto inusuali. Si trattava di “Un sabato italiano”, proposto da un giovane Sergio Caputo che aveva come hobby la musica. Pur essendo considerato un album atipico è stato un successo immediato, e segnò per Sergio Caputo l’inizio di una lunga carriera musicale.

Pochi avrebbero immaginato che il suo primo album così diverso dalle logiche commerciali sarebbe diventato un classico della musica italiana, capace di scavalcare generazioni, ed arrivare ancora attuale nel nuovo millennio, per celebrare il suo quarantennale, amato da un pubblico che in gran parte non era neanche nato quando esso uscì.

Dopo diciannove album e migliaia di concerti sulle spalle, Sergio Caputo sta celebrando il quarantennale di “Un sabato italiano” con uno show, accompagnato da una Big Band, che, dopo le date di Milano e Roma, ritorna a Torino, al Teatro Colosseo, già sede in passato della registrazione di un live.

E’ stata anche l’occasione per presentare dal vivo il nuovo singolo “Sono uno spirito libero” uscito il 19 gennaio.

Irrequieto, assolutamente non incline a definizioni, omologazioni, luoghi comuni e alla retorica, Caputo è un ribelle, un artista stravagante, fuori dagli schemi, decisamente uno “spirito libero”, come canta nel nuovo singolo, a sua volta atipico perchè, se spesso racconta di storie osservate dal suo occhio, questo pezzo sembra essere il più autobiografico scritto fin’ora.

Sono dunque trascorsi più di 40 anni da quei successi che hanno rivoluzionato la carriera di Sergio Caputo, ma li riascoltiamo nei nuovi arrangiamenti come se fossero state scritti oggi, è diventato un personaggio di culto per chi ha vissuto gli anni 80 e per chi è nato dopo.

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