Cristina D’avena e i Gem Boy al Teatro Concordia
Cristina D’avena e i Gem Boy si ritorna bambini con le sigle più amate dei cartoni animati
Dopo una lunga stagione di grandi successi, ricca di sold out e tantissime date in tutta Italia, in cui moltissimi ragazzi e adulti si sono scatenati intonando le sigle originali dei cartoni animati più famose di ieri e di oggi, hanno fatto una piccola pausa ma solo per preparare un nuovissimo tour strepitoso. Ed eccoli tornare più pazzi di prima Cristina D’avena e i Gem Boy ieri sera sono stati protagonisti sul palco del Teatro Concordia di Venaria Reale.
Con il solito obiettivo, centratissimo, di far scatenare ancora migliaia di persone tornano con uno show tutto nuovo. Nuovo look, nuova scaletta, nuove gag ma il fortunatissimo cast non cambia: Cristina, la regina indiscussa delle sigle,m amata da tutti e l’irriverente band bolognese dei Gem Boy, nota per i pezzi goliardici liberamente ispirata al mondo dei cartoni animati, ma trasformate con genialità a “modo loro” e ieri sera ci hanno regalato qualche chicca.
Un concerto spettacolare, in cui Cristina D’avena coinvolge e fa vivere al pubblico l’emozione di poter cantare tutti insieme quei brani che hanno accompagnato l’infanzia di molti, una grande serata in cui entrare o rientrare per qualche ora nel fantastico mondo dei cartoni animati più noti ai grandi e trasmessi, molto probabilmente, ai più piccoli che affollano la serata.
Ovviamente i degni accompagnatori sono l’altro elemento indispensabile per questo evento: i Gem Boy composti da Carlo Sagradini (voce), il gigante buono Max Vicinelli (tastiere), il ruspante J.J. Muscolo (chitarra), l’eclettico Andrea Taravelli (basso), il bello Matteo Monti (batteria). Stiamo parlando di musicisti non certo alle prime armi ed il risultano del tempo passato a suonare, e perchè no, e a divertirsi ha il suo tornaconto nel tempo. Tornare bambini non sempre implica perdere di vista la professionalità dello stare su un palco.
Siamo tutti tornati bambini per due ore, tutti allineati ai più piccoli ospiti dell’evento, che hanno potuto osservare i propri genitori livellarsi alle loro spledide età.