Musica e spettacolo

Vasco oltre la tempesta

Le note di Vasco oltre la tempesta – 40.000 fans allo Stadio

Una serata memorabile allo Stadio Olimpico Grande Torino. Vasco Rossi chiude alla grande il suo tour. La data torinese, sold-out con 40.000 spettatori, era l’undicesima e ultima di questo attesissimo Tour “finalmente insieme”.  La grande voglia di musica e di divertimento si è tradotta nei numeri e nell’energia sprigionata live dal rocker di Zocca.

Il concerto è stato, come sempre, intenso e ricco di sorprese. Vasco ha aperto il concerto poco dopo le 21 e ha cantato per oltre 2 ore, 27 canzoni in scaletta, affiancato dalla sua affiatatissima band composta da: Stef Burns (chitarra), Vince Pastano (chitarra, cori, direttore musicale), Andrea Torresani (basso), Claudio Golinelli (basso), guest star è infatti salito sul palco solo per gli ultimi pezzi, Alberto Rocchetti (tastiere, piano, cori), Frank Nemola (cori, tastiere, programmazione), Beatrice Antolini (cori, percussioni, piano), Matt Laug (batteria), Andrea Ferrario (sax), Tiziano Bianchi (tromba), Roberto Solimando (trombone), Mix e Mastering il fedele Andrea “Kors” Corsellini.

Vasco ha aperto la serata con il suo “XI comandamento”, il suo nuovo singolo che è uno sguardo disincatato verso il futuro, ma anche un invito a sotterrare l’odio per il bene comune. Così “L’uomo più semplice” ha preso il timone della serata, riportando immediatamente tutti alle estati spensierate di “Ti prendo e ti porto via”.

La magia di “Senza parole” precede il tuffo negli anni 80′ con ‘Amore aiuto’ e ‘Muoviti’. Arriva in quel momento la grande sorpresa della serata con Don Luigi Ciotti che sale sul palco accolto da un grande applauso. Il messaggio che rimandano al pubblico è, naturalmente, incentrato sulla Pace, sul rifiutare la Guerra, e ripudiarla con ogni mezzo e forza.
Poi Vasco riprende a cantare, continuando a esprimere in musica il suo no alla guerra e la sua idea d’amore e di libertà.  Scorrono così “La pioggia alla domenica” e “Un senso”, ma non mancano brani iconici come “C’è chi dice no”, “Gli spari sopra”, “Rewind e siamo solo noi”.

Il gran finale con “Vita spericolata” “Canzone” e “Alba chiara”. Vasco saluta Torino con un arrivederci dopo anni di assenza è forte la sensazione che tornerà presto e tutti se lo augurano di rivederlo presto, avendo “vinto” anche sulla tempesta che ha travolto Torino, ma sullo stadio non è arrivata una goccia d’acqua.

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