Una Grande Torino? Non ne vediamo la necessità
di Isabella Beraudo, consigliera comunale di Collegno
Perplessità critiche per la proposta di Appendino di un nuovo assetto metropolitano di un milione e trecentomila abitanti con un supersindaco. Nell’ambito di un incontro riguardante il Territorio Metropolitano, la sindaca di Torino Chiara Appendino ha dichiarato che occorre pensare a «Torino più cintura» come a una realtà nuova, più ampia e ha sostenuto che i confini amministrativi sono obsoleti e la geografia è superata. Insomma la Sindaca Appendino sogna una grande Torino, una città che non si fermi ai vecchi confini della cinta daziaria; un capoluogo da un milione e trecentomila abitanti anziché i novecentomila attuali di Torino, una grande nuova città governata da un supersindaco unico. A proposito di questo progetto-provocazione, come l’ha definito la Sindaca stessa, viene in mente un famoso commento dell’ironico Enzo Biagi ovvero “non ne vediamo la necessità”. Nel suo “piccolo” da 50 mila abitanti, Collegno è il settimo comune in Regione per numero di abitanti, prima di noi solo Torino, Novara, Alessandria, Asti, Moncalieri e Cuneo.
A Collegno c’è grande rispetto, attenzione e buoni servizi per i cittadini, per il commercio e per le attività lavorative; scuole di livello e tanta considerazione per gli asili, i nidi e il sostegno alle famiglie; politiche sociali attente ai bisogni dei cittadini; una città ragionevolmente in ordine, basti vedere il grande sforzo per rimuovere la neve dalle strade quest’inverno, e aree verdi ben gestite; capacità di predisporre e offrire eventi culturali quali il Flower Festival e gli spettacoli alla Lavanderia a Vapore; il prolungamento della metropolitana – obiettivo perseguito per anni e per il quale si è tanto lavorato. A Collegno abbiamo tradizionalmente una buona gestione e questo consentirà di assumere nuovo personale per l’Amministrazione Comunale; di recuperare i laboratori della Certosa Reale per accogliere l’Università; di realizzare una nuova scuola (spesa prevista 4 milioni di euro); di investire quasi 2 milioni di euro per la riqualificazione della piscina Bendini. Va inoltre ricordato che l’Amministrazione Comunale di Collegno paga i suoi fornitori mediamente entro 30 giorni. Si può pensare che ci stiamo auto-incensando, ma guardandosi intorno tutto questo appare molto realistico e quindi perché dovremmo cambiare? No grazie, non ne vediamo la necessità.