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Lucia Annibali a Collegno

Visita di Lucia Annibali a Collegno, al centro antiviolenza di Villa 5, nel Parco Dalla Chiesa. La Annibali, avvocato, nel 2013 fu sfregiata con l’acido da due uomini. Mandante, l’ex fidanzato Luca Varani, avvocato anche lui, che non aveva accettato la fine della loro relazione. Da allora, la Annibali con il suo coraggio e la sua forza è il simbolo della denuncia, della lotta alla violenza sulle donne.
All’appuntamento c’erano il Sindaco di Collegno Francesco Casciano, l’assessore alle Politiche sociali Maria Grazia De Nicola, Cristina Vandi responsabile del Centro Donna, l’On. Umberto D’Ottavio, Snoq Grugliasco, associazioni e amministratori locali.
Ci si è confrontati sul piano nazionale contro la violenza che tiene in profodna considerazione la fondamentale esperienza dei centri territoriale, che sono monitorati dalle regioni e che in alcune realtà raggiungono risultati eccellenti. Questo grazie anche a confronti sulla capacità del territorio di accogliere i primi segnali di malessere e storie che devono essere comprese. Per fare tutto questo la formazione dei medici di base è fondamentale affinchè i primi sintomi di disagio possano essere intercettati. Il lavoro e la casa sono i temi più importanti che accompagnano il recupero dal disagio. <I centri gestiti dal comune consentono una certa tranquillità ma i finanziamenti esterni consentono le progettualità a lungo termine – spiega Cristina Vandi, responsabile del centro -. Per questo è fondamentale il coordinamento territoriale per le iniziative e una rete che consente di accedere a fondi europei di formazione>. <Abbiamo il dovere di interessarci a queste problematiche – sottolinea con forza Umberto D’Ottavio – Quella che si chiude è stata una legislatura attenta all’argomento ed è riuscita a far approvare la legge che istituisce il reato di femminicidio mentre invece non è stata approvata quella che avrebbe consentito l’introduzione nelle scuole dell’educazione di genere, che è stata fraintesa con il gender e che ha trovato un’ostruzionismo profondo da parte delle opposizioni> <Noi crediamo – prosegue D’Ottavio – che l’educazione sia fondamentale per andare a incidere profondamente sulla cultura di un Paese che ancora deve imparare molto: la cultura è il miglior antidoto alla violenza>.
E’ necessario lavorare sui bambini, sui loro genitori, creare consapevolezza del rispetto. <La campagna elettorale dovrà concentrarsi su questo – sottolinea il segretario del Pd di Grugliasco Anna Maria Cuntrò – portare il tema della violenza delle donne fuori dalle stanze e spingerlo nella campagna elettorale di impegni e proposte: affinché si informino le donne più giovani, che ancora dell’importanza del difendersi dalla violenza non hanno ben chiaro il peso; e sulle donne più anziane, che subiscono da molti anni e sulla pelle portano i lividi della vergogna per ciò che non riescono a impedire, per ciò dal quale non sono riuscite a difendersi>.
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