Priorità alla Scuola
Giovedì 25 giugno, ben 40 piazze italiane si riempiono ancora una volta di cittadini, insegnanti, educatori, personale Ata e studenti delle scuole e dell’Università per chiedere la ripartenza delle attività didattiche in presenza a settembre 2020, salvaguardando salute, sicurezza e diritto allo studio. E, per chiedere al Governo attenzione e rispetto per i diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti, ignorati dalle istituzioni durante la fase emergenziale e presi in considerazione solo dopo forti pressioni da parte dei lavoratori e delle famiglie.
La mobilitazione, organizzata dal Comitato Priorità alla scuola e finalizzata a chiedere un cospicuo piano di investimenti affinché le scuole possano riaprire non uguali ma migliori di prima, pone temi e rivendicazioni condivise dalla Flc Cgil e al centro dell’attività sindacale in tutti questi mesi di emergenza sanitaria e di sospensione delle attività didattiche in presenza.
Si chiede al Governo:
risorse straordinarie;
personale docente e Ata adeguato alle esigenze della scuola;
assunzione dei docenti precari dalle graduatorie provinciali;
maggiore numero di spazi per tutte le scuole di ogni ordine e grado; investimenti strutturali per l’edilizia scolastica;
prevenzione sanitaria nelle scuole.
Inoltre, il Comitato Priorità alla Scuola respinge tutti i tentativi di smantellamento della scuola pubblica, che provocherebbe una grave regressione culturale e sociale d’Italia. Perciò, si rifiuta ogni ipotesi di: riduzione del tempo scuola; esternalizzazione di servizi educativi per completare il tempo scuola che causerebbe un aumento del lavoro precario; riduzione delle ore didattiche da 60 a 40 minuti; didattica a distanza come parte strutturale dell’orario scolastico.
“Siamo convinti della necessità di un grande movimento per riportare al centro dell’agenda politica il tema della scuola e del diritto all’istruzione oggetto da molti anni di scelte sbagliate, miopi e regressive. Crediamo sia arrivato il momento di rilanciare la missione costituzionale dalla scuola pubblica partendo dalle scelte necessarie a garantire la riapertura in presenza e in sicurezza per tutte e tutti. “