Malika Ayane incanta Torino
Malika Ayane, con la sua voce “arancione scuro, che sa di spezia amara e rara”, come l’ha descritta Paolo Conte, ha saputo trasportare il pubblico in un viaggio emotivo, raccontare storie attraverso la musica creando un legame unico con chi ascolta, come dovrebbe fare un vero artista.
La cantautrice milanese, di origini marocchine, ha incantato il pubblico del Teatro Colosseo con il suo nuovo tour “A Teatro”, con una carrellata di brani che hanno segnato la sua carriera, da “Come foglie” a “Tre cose”, fino alla celebre cover di “La prima cosa bella” di Nicola Di Bari.
Durante il concerto, Malika ha cercato di offrire al pubblico un’esperienza unica, alternando i suoi brani più celebri a pezzi meno noti, prendendo spunto dal nuovo tour di Francesco De Gregori, dove anche lui sta proponendo brani meno noti al grande pubblico.
Malika Ayane vanta diverse collaborazioni illustri con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana, tra cui Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Paolo Conte e Gino Paoli.
Oltre alla musica, ha anche esplorato il mondo della letteratura con la sua raccolta di racconti “Ansia da felicità”.
Il rapporto di Malika Ayane con Torino è speciale. E’ molto legata a Hiroshima Mon Amour, che ha organizzato questo concerto, perché, nel 2008, quando ancora la conoscevano in pochi, ha aperto il concerto di Asa, cantante franco-algerina”, va quindi sottolineata l’importanza di questa città nel suo percorso artistico.
Ad accompagnare Malika sul palco in questo nuovo tour ci sarà una band composta da Jacopo Bertacco (chitarre), Stefano Brandoni (chitarre), Filippo Cornaglia (nostrano alla batteria), Marco Guazzone (piano e tastiere) e Raffaele Trapasso (basso)
In un mondo musicale è in continua evoluzione, ma Malika Ayane continua a distinguersi per la sua capacità di emozionare e sorprendere, sia sul palco che attraverso le sue parole. La sua voce, unica e inconfondibile, è il filo conduttore di un viaggio artistico che non smette mai di evolversi, tra note e parole, tra sogni e realtà.