NEGRITA TRA ROCK E RITUALITÀ NEL NUOVO TOUR “CANZONI PER ANNI SPIETATI
I Negrita sono tornati, e lo fanno nel modo che preferiscono: dal vivo, sul palco, dove la loro musica prende forma piena. Il pretesto è il nuovo album, “Canzoni per anni spietati”, un lavoro che segna una svolta nei suoni ma non nello spirito. Se in studio la band toscana abbandona le sue tipiche sonorità per aprirsi a venature folk e contenuti lirici intensi, sul palco tornano a ruggire con la consueta potenza rock.

“Canzoni per anni spietati” è un concept album, duro nei testi, più morbido nella veste musicale. Ma dal vivo la selezione di brani assume nuova forma: i Negrita scelgono il meglio per un’esibizione grintosa, che alterna pezzi tirati e ballate rock, passando da aperture ritmiche che invitano il pubblico a lasciarsi andare. Il concerto diventa così un’esperienza collettiva, dove si balla, si canta, si partecipa.
Sul palco, insieme a Pau, ci sono gli inseparabili Drigo e Mac alle chitarre, supportati da Giacomo Rossetti (basso e cori), Guglielmo Ridolfo Gagliano (tastiere) e Cristiano Dalla Pellegrina (batteria). Un ensemble affiatato che ripercorre oltre trent’anni di carriera. In scaletta tornano classici come “Cambio” (1994) e “Mama Maè” (1998), ma anche rarità come “Provo a difendermi” dall’album Reset (1999), raramente eseguita dal vivo.

Tra i momenti più coinvolgenti, il blocco ritmico con “Radio Conga”, “Il libro in una mano, la bomba nell’altra” e “Rotolando verso Sud”: brani che fondono rock, reggae e sonorità latine. Più intimista il momento delle ballate, con “Il giorno delle verità” e “Noi siamo gli altri”, dove spicca il lungo assolo di Drigo, capace di catalizzare l’attenzione del pubblico.
Il gran finale è affidato a un trittico che profuma di storia: “Ehi! Negrita” (1994), “A modo mio” (1997) e “Gioia infinita” (2008), chiudono la serata in un clima di festa sulle note di “What a Wonderful World”. Un addio dolceamaro che lascia il pubblico col sorriso.

La data torinese al Teatro Concordia di Venaria, un luogo ormai familiare per la band, ha confermato lo stato di forma dei Negrita. Pau sembra rinvigorito, la band suona compatta e ispirata, tra suoni robusti e aperture più dolci. Uno spettacolo costruito con intelligenza e cuore, dove il pubblico risponde con entusiasmo.
Il loro rock, anche quando si contamina di altri generi, resta autentico. Una certezza per chi li segue da sempre. Pau, Mac e Drigo continuano a camminare sulla loro strada, con ostinazione e orgoglio. Ogni concerto è un tassello in più di un percorso coerente e vincente.

Una conferma, più che una sorpresa. Ma in tempi incerti, anche questo è un valore.