Quando un musicista ride: il nuovo show di Elio conquista il Teatro Colosseo
Grande successo il 14 marzo al Teatro Colosseo per “Quando un musicista ride”, il nuovo spettacolo di Elio. Dopo “Ci vuole orecchio”, dedicato interamente a Enzo Jannacci, questa volta il campo si allarga, abbracciando diversi padri della canzone comica italiana.

Jannacci resta sempre il grande protagonista, con oltre metà dei brani in cui c’è il suo zampino, ma accanto a lui trovano spazio anche Cochi e Renato e l’immancabile Giorgio Gaber. Non mancano omaggi a grandi firme come Dario Fo, Ennio Flaiano e Marcello Marchesi. Tra i nomi meno noti al grande pubblico, spicca Clem Sacco, antesignano della musica demenziale in Italia fin dai primi anni ’60, di cui Elio propone un medley tra boogie e rock’n’roll.

Uno dei punti di forza dello spettacolo è la selezione dei brani: accanto a evergreen come La gallina, Giovanni telegrafista e i due bis Rido e Canzone intelligente, Elio porta sul palco anche pezzi più ricercati, come Un foruncolo di Jannacci e Benzina e cerini di Gaber, brano del 1961 presentato al Festival di Sanremo. Su quest’ultimo pezzo, Elio non manca di lanciare una provocazione: «Oggi una canzone con un testo del genere non si potrebbe più cantare per colpa dell’appiattimento dovuto al politically correct». Un’osservazione che fa riflettere, considerando il tono ironico del brano.

Tra una canzone e l’altra, lo spettacolo alterna gag scritte apposta per l’occasione e momenti di repertorio, come il racconto Il topo ambizioso, tratto dal libro Fiabe centimetropolitane. A dare forma a questo viaggio musicale ci sono Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Matteo Zecchi al sassofono e Giulio Tullio al trombone. Gli arrangiamenti sono curati da Paolo Silvestri, mentre la regia porta la firma di Giorgio Gallione, già dietro le quinte dell’ultimo tour teatrale degli Elio e le Storie Tese.

L’allestimento scenico, curato da Lorenza Gioberti, con costumi di Elisabetta Menziani e luci di Andrea Violato, rimanda all’universo surreale di Magritte, perfettamente in linea con lo spirito dello spettacolo e delle canzoni proposte.
Un’ora e venti di intelligente comicità
Quando un musicista ride è un concentrato di musica, teatro e satira, capace di far ridere il pubblico non solo con la pancia, ma anche con la testa. Un’ora e venti di puro divertimento, dove la genialità di Elio si conferma ancora una volta un punto di riferimento per l’umorismo italiano.