LA RSA MARIA BARBERO E IL TERRITORIO
Da quando la Cooperativa Sociale Nuova Assistenza ha avuto in concessione l’RSA Maria Barbero, due sono stati gli obiettivi che ne hanno guidato l’azione: il benessere degli ospiti e la collaborazione con il territorio.
In realtà l’apertura della residenza alle associazioni ed istituzioni di Collegno, costituisce una risorsa fondamentale che concorre essa stessa al miglioramento della qualità di vita dei nostri anziani.
Cosa intendiamo con questa espressione spesso abusata?
Per fare questo ragionamento dobbiamo credo partire dalla condizione dell’anziano che giunge in una rsa: è egli in condizioni più o meno precarie di salute, con conseguente perdita di autonomia e di molte delle capacità che aveva maturato col tempo.
Spesso di fronte all’infermità ed alle difficoltà quotidiane si accompagna un drastico ridimensionamento della socializzazione.
L’anziano, ormai da anni lontano dal mondo del lavoro e dalle attività che ne hanno caratterizzato l’esistenza, perde il proprio ruolo nel contesto sociale.
Lo psicologo tedesco Erik Erikson divide la nostra vita in 8 fasi evolutive e sottolinea l’importanza, per l’integrità dell’individuo, che il passaggio da una tappa all’altra avvenga in modo positivo e propositivo.
La socializzazione e la stimolazione cognitiva rappresentano quindi strumenti fondamentali per aiutare l’anziano a mantenere le proprie competenze residue ed in particolare quelle sociali.
La persona che agisce relazioni vede accrescere la propria motivazione ed autostima valorizzando la propria storia e identità.
Migliora quindi la già citata qualità di vita.
Nel tempo abbiamo avviato collaborazioni con diverse realtà locali, a cominciare dalle scuole ed in particolare con le primarie Boselli, Manzoni e Don Milani e con il Liceo Curie.
Alcuni allievi del laboratorio teatrale dell’università della terza età hanno realizzato un intervento di lettura presso l’rsa.
Abbiamo aderito al Patto per la lettura e i bambini hanno letto alcuni racconti agli ospiti.
Abbiamo in corso una collaborazione con La Lavanderia a Vapore ed un volontario viene da anni a cantere presso la nostra residenza.
Ma l’apertura verso il territorio si è declinata anche attraverso iniziative rivolte a famiglie che vivono la difficoltà della cura di una persona affetta da disturbo cognitivo.
Ecco quindi nascere i Caffè Alzheimer ed i Caffè Alzheimer a domicilio: da anni con la collaborazione dell’Amministrazione di Collegno ed ora del Cos, la Barbero ospita gruppi di caregiver ed i loro cari per dar loro sostegno.
Da questa esperienza è nato il progetto Musei per l’Alzheimer in collaborazione con la Galleria D’Arte moderna di Torino.
La pandemia ci ha costretti a sospendere alcune di queste iniziative anche se i Caffè Alzheimer proseguivano a distanza, ma ora queste pratiche sono ripartite con ancora più vigore ed entusiasmo.
Si è formata una proficua rete sul territorio che ha portato alla formazione di una scuola per caregiver.
Aprire al territorio vuol dire anche mettere al centro del dibattitto di cittadini ed istituzioni il tema dell’anziano e quello delle comunità amiche della demenza.
Penso sia utile descrivere con maggior dettaglio le iniziative che per brevità ho appena citato, e lo faremo nelle prossime edizioni.