CulturaPianezzaZona Ovest

Una giornata immersi nello spazio a Villa Lascaris

Nel 1990 la sonda Voyager scattò il primo “selfie” della Terra: un puntino azzurro nel buio del cosmo, una foto scattata a sei miliardi di chilometri di distanza. Carl Sagan, astrofisico e divulgatore scientifico, che ebbe l’idea di far voltare la sonda verso la Terra per scattare quell’immagine, scrisse: “Guardate ancora quel puntino. È qui. È casa. È noi. Su di esso, tutti coloro che amate, tutti coloro che conoscete, tutti coloro di cui avete mai sentito parlare, ogni essere umano che sia mai esistito, hanno vissuto la propria vita.”

Da quel puntino siamo partiti per nuovi mondi e ieri, a Villa Lascaris a Pianezza, per un giorno intero l’avventura dell’uomo nello spazio è stata protagonista di incontri, mostre, laboratori, dialoghi, durante l’evento “Dal parco alla luna… e oltre. Festival G-astronomico”, un evento organizzato da Villa Lascaris in collaborazione con il giornalista, scrittore e g-astronauta Maurizio Maschio, con il patrocinio del comune di Pianezza e il supporto di Thales Alenia Space e di ALTEC.

Villa Lascaris ha accolto i vertici della ricerca e dell’industria aerospaziale italiana: Walter Cugno – Vicepresidente Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space e direttore generale del sito di Torino, Vincenzo Giorgio – Amministratore Delegato di ALTEC, Liliana Ravagnolo, esperta di cibo spaziale, addestratrice degli astronauti, Responsabile Mission operations e Training in ALTEC e Giuseppe Scellato – Presidente incubatore I3P Politecnico di Torino – ESA BIC Turin, oltre a numerosi momenti di dialogo su argomenti diversi, tutti ugualmente affascinanti: il rapporto tra la scienza e la teologia, per esempio. Oppure, la presentazione dell’ultimo libro di Piero Bianucci, uno dei più grandi giornalisti scientifici italiani che con “Vita Sghemba: ottant’anni tra scrittori, scienziati e telescopi” (ETS Ed.) ha ripercorso la storia della cultura e della tecnologia attraverso racconti, aneddoti, incontri. E, ancora, il futuro: Giulia Bassani, giovane ingegnere aerospaziale e scrittrice, ha parlato della prossima frontiera: Marte.

Ma la giornata è stata costellata di esperienze, arte, mostre per tutta la famiglia. Tra i viali e il parco della Villa è stato possibile imbattersi nei rover robot Lego® dei ragazzi dell’Associazione Artù APS, che hanno anche proposto le simulazioni di atterraggio su Marte; i più piccoli hanno giocato con stelle e pianeti in un laboratorio creativo pensato apposta per loro in cui la creatività e la fantasia sono state il motore di un viaggio bellissimo e coinvolgente. E, ancora, i grandi modelli di razzi spaziali del 3D concept Artist e Model Maker German Impache, inseriti in un contesto suggestivo come la citroniera ottocentesca della Villa e i tanti modelli di satelliti, shuttle, sonde nella mostra curata dal Centro Modellistico Torinese. Non poteva mancare l’arte di un maestro come Maurizio Manzieri, il suo racconto di trent’anni di carriera internazionale nell’illustrazione di fantascienza e l’esposizione di alcune sue opere, le più significative.

Tra un intervento e un laboratorio, poi, una piccola zona food & wine: pinse spaziali, vini del territorio, biscotti…
Dal parco alla luna… e oltre si è chiuso con una cena nel parco, tra sapori Thai, vino e musica. Le nuvole hanno impedito la visione del cielo notturno con i telescopi curata dagli astrofili di Celestia Taurinorum. Ma, nella sala conferenze di Villa Lascaris affollata di amanti dello spazio, tra immagini dai satelliti e storia – a partire dagli antichi egizi – il viaggio è proseguito, e con lui la meraviglia del cosmo, in attesa della prossima edizione.

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *