TORNARE A CASA DA UN CONCERTO FELICI E INNAMORATI
Parola d’ordine: armonia!
Quella delle due “C” che sembrano abbracciarsi, mentre si illuminano alle spalle del palco. Quella di un suono rotondo e morbidissimo. E naturalmente la loro, di armonia.
“Jugoslavia”, “Fiamme negli occhi” e “L’addio” scandiscono i tre momenti chiave dello show che i Coma Cose stanno portando in giro nei club italiani con il tour legato all’album “Un meraviglioso modo di incontrarsi”, che ieri sera ha fatto tappa al Teatro della Concordia a Venaria.
Fausto Lama e California hanno dalla loro un’identità stilistica e sonora decisamente riconoscibile, un pubblico fedele, cresciuto disco dopo disco, canzone dopo canzone, che oggi canta insieme a loro i vari pezzi in scaletta, pensata per ripercorrere le tappe della scalata al successo. La discografia del duo, accompagnato sul palco da Fabio Dalè e Carlo Frigerio, i Mamakass, ma anche dalla violoncellista Giulia Monti, dal batterista Riccardo Fanara e dal chitarrista Gregorio Manenti dal primo album ufficiale “Hype aura” all’ultimo, splendido “Un meraviglioso modo di salvarsi”, passando per “Nostralgia”, ne rispecchia la crescita organica.
I testi permettono di entrare dentro l’immaginario ora cubista e naïf di “Anima lattina” e “Pakistan”, ora surreale di “Fiamme negli occhi”, ora romantico di “Chiamami”, gli arrangiamenti di godere delle varie sfumature sonore del duo, capace di spaziare dall’elettronica al punk, dal rock all’indie, dal pop alle ballatone, mantenendo però una sua coerenza e una sua originalità.
Il saluto finale con “L’addio”, prima del bis con “Post concerto” e “Sei di vetro”, è l’inevitabile chiusura di un cerchio, con loro due che con gli occhi a cuoricino si cantano faccia a faccia: “E comunque andrà / l’addio non è una possibilità”. E tutti tornano a casa felici, e innamorati.
Torneranno il 4 luglio al Flower Festival di Collegno per chi volesse rivederli e si fosse incuriosito.