Brunori Sas protagonista di una grande festa al Pala Alpitour
Brunori Sas protagonista di una grande festa al Pala Alpitour ci ha ricordato chi siamo e ci ha consegnato un antidoto contro la paura. Le canzoni. Quelle che ti salvano la vita e che ti fanno dire: “no, non è ancora finita!“. Quelle che ti danno la forza di ricominciare e che ti tengono in piedi quando senti di crollare. A Torino le voci che intonavano queste canzoni erano tantissime e sentirle cantare all’unisono è stata un’emozione indescrivibile.
Dopo due anni di stop e coi venti di guerra che tirano, per Dario Brunori non è soltanto un piacere, ma quasi un dovere quello di tornare a suonare, di far star bene le persone, farle cantare, ridere, commuovere, emozionare. E soprattutto farle gioire dello stare insieme, stretti stretti, celebrando in musica ciò che ci tiene uniti a dispetto di ciò che ci divide.
All’interno di una scaletta ricca e variegata tra momenti ‘amarcord‘ e brani tratti da “Cip!“, il primo album della trilogia del pettirosso, meritano una menzione speciale: la versione di “Guarda ’82” e la toccante “Kurt Cobain“.
Molto interessante è infine la scelta di essere accompagnato da una super band di 11 elementi, che miscela compagni di vecchia data, come Dario Della Rossa, Massimo Palermo, Mirko Onofrio, Stefano Amato e Lucia Sagretti, e nuovi preziosissimi compagni di viaggio. Tra questi il chitarrista Alessandro ‘Asso’ Stefana e la sezione brass diretta da Mauro ‘Otto’ Ottolini, eccellenza italiana a livello internazionale che ha reso il live travolgente e coinvolgente allo stesso tempo.
Brunori Sas ironico, amichevole e irreverente, si è dimostrato un ottimo performer. Di fatto, sul palco del Pala Alpitour ha cantato e ballato senza sosta per ben due ore, accompagnandosi sempre con uno strumento. Ere senza dubbio impossibile star fermi, tantomeno trattenere la gioia e l’emozione.