CronacheSanità

Finisce l’emergenza Covid 19, basta un grazie di tutto?

Loro in fotografia sono Donato e Marco, due dei giovani assunti a tempo determinato per l’emergenza Covid 19 dall’ASLTO3. Non sono medici e neanche infermieri, ma sono stati determinanti in questi mesi. Hanno risposto a migliaia di telefonate, sempre con calma e con la massima attenzione alle esigenze di chi riusciva a prendere la linea per avere informazioni, per spostare un appuntamento per il vaccino, per sapere quando sarebbe arrivato il messaggio con la prenotazione. Ho visto e sentito come hanno dovuto, con pazienza, ascoltare lamentele, suppliche o minacce.

Spesso al telefono si stava più a lungo del necessario, lasciando in attesa la richiesta successiva, ma è stato importante dare tutte le informazioni necessarie. Ormai abbiamo dimenticato tutto, ma provate a ricordare per un momento che cosa è stato nel 2020 fare un tampone, poi nel 2021 organizzare la prima e la seconda dose, poi il richiamo. Davvero un’impresa senza precedenti e che non ha paragoni con nient’altro prima e speriamo anche dopo.

Si faranno, speriamo, i bilanci di questa grandissima operazione che ha visto migliaia di persone impegnate nel dare un servizio e una speranza a tutti gli italiani. Medici ed infermieri sono stati straordinari, ma vanno anche ringraziati quegli amministrativi che hanno garantito che l’organizzazione funzionasse e che le procedure non fossero un ostacolo. Donato e Marco hanno dato il loro contributo determinante. Pur sapendo che prima o poi l’emergenza sarebbe finita e che il loro era un impiego precario.

In questi giorni stanno partecipando a tutti i concorsi possibili ed immaginabili.  Sanno, perchè lo hanno anche dovuto studiare, che nella pubblica amministrazione si entra solo per concorso e vani sono stati i tentativi di immaginare una assunzione diretta, anche se ce ne sarebbe un gran bisogno e loro, come gli altri, hanno saputo lavorare, hanno portate una ventata di gioventù in una pubblica amministrazione vecchia e stanca.

Basta un grazie di tutto?

Ovviamente no, ma un abbraccio forte e una soddisfazione condivisa per la fine dell’emergenza è indispensabile anche per affrontare con determinazione i concorsi e avere l’onore di lavorare a tempo indeterminato per la pubblica amministrazione.

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