La balconata di Via San Donato
Percorrendo il tratto di Via San Donato in direzione centro città, all’altezza del Richelmy, un tempo scuola media e ora una residenza per anziani, fino all’incrocio con la Piazza dei Mestieri, luogo di educazione e di aggregazione per i giovani, si trova un dislivello, un viale alberato che connota il quartiere e che è caro ai residenti e alla circoscrizione.
Fino a qualche anno fa era anche il luogo del mercatino tematico “Fera d’la leja“, che ospitava bancarelle di collezionismo d’epoca, antiquariato, usato, modernariato e che la terza domenica del mese caratterizzava il viale (ad oggi il mercatino si è spostato in Piazza Barcellona).
Già da tempo la balconata necessitava di un ripristino, del verde, del manto, e del muretto lato strada: finalmente in primavera cominceranno lavori di manutenzione e non solo.
Infatti oltre alla valutazione dello staff di “Area Verde e Arredo Urbano” anche lo staff di “Cura e Manutenzione della Città” ha realizzato un progetto di riqualificazione che prevede:
- il ripristino ove possibile del verde esistente
- il ripristino del muretto lato strada
- la realizzazione di un passaggio per le carrozzine dal lato che termina con le scale
- il ripristino ed eventualmente l’aggiunta di sedute lungo il viale
Il progetto è stato illustrato durante la convocazione della II e VI commissione del 28 febbraio da Lucia Baima (Staff Ass. Tresso alla Cura e Manutenzione della Città, Protezione Civile, Servizi Demografici e Decentramento.) e Vanda Degiorgis (Divisione Ambiente, Verde e Protezione Civile- Area Verde e Arredo Urbano Responsabile Recupero Giardini e Verde Storico).
La balconata è luogo caratteristico, frequentato da giovani, anziani e bambini perchè beneficia di una gradevole ombra e riparo: quest’ultimo aspetto spesso attira anche, purtroppo, persone malintenzionate: questi interventi di messa in sicurezza e di miglioramento rientrano tra le iniziative di valorizzazione dei quartieri e che fanno bene a San Donato e alla circoscrizione tutta, proprio perchè attraverso la cura del bene comune si auspica anche una maggiore presenza di famiglie e cittadini che disincentivi la mala frequentazione.
