Collegno: approvato il nuovo accordo con le istituzioni scolastiche
Aumentare le competenze e la collaborazione tra gli enti, formalizzare reti di intervento, coordinare e valutare le azioni da mettere in campo sono questi gli obiettivi dell’accordo triennale Scuola-Città che lo scorso mercoledì 29 giugno il Consiglio comunale di Collegno ha approvato.
Un documento sottoscritto dalle scuole pubbliche e paritarie insieme all’amministrazione, che indica ambiti di competenze e progettualità per i prossimi tre anni scolastici.
«Miglioriamo l’accordo precedente e rafforziamo la collaborazione tra la Città e le scuole» ha detto l’assessore alle Politiche educative Clara Bertolo «Le reti di lavoro con tutti gli enti pubblici e del terzo settore contribuiscono alla crescita e al benessere dei nostri ragazzi e alla qualità della scuola e del territorio ».
L’accordo introduce alcune importanti novità rispetto al precedente. Tra queste, il cambiamento radicale del tessuto organizzativo delle scuole collegnesi (Dimensionamento scolastico), l’approvazione del Regolamento per il sistema 0-6, lo sviluppo di progettualità che tengano in considerazione il mutamento del tessuto sociale soprattutto in tempo post pandemico e lo spazio dentro e fuori le scuole come esperienza educativa. E poi ancora Reti e protocolli con Asl, Università e Ovest Solidale.
Soddisfatto il Sindaco Francesco Casciano: «Il mondo della scuola collegnese guarda al futuro e si apre consapevole che solo la sinergia tra le agenzie formative del territorio può davvero tutelare il diritto allo studio di ragazzi e ragazze. Grazie al Consiglio comunale, all’assessorato politiche educative e alle direzioni didattiche per questo percorso comune che sfida i nuovi obiettivi della scuola contemporanea».
Un disegno di insieme che coinvolge ben 7 assessorati comunali: Politiche educative (rapporti con le istituzioni, finanziamenti, sostegno al diritto allo studio, piano dell’offerta formativa), Politiche sociali (garantire diritto allo studio per tutti), Politiche giovanili (interventi a vario titolo non solo sull’infanzia), Lavori pubblici e patrimonio (gestione e interventi sugli edifici e le parti infrastrutturali), Politiche ambientali (mobilità e progetti green), Politiche del lavoro (creare occasioni di formazione per ridurre abbandono scolastico e incrementare possibilità di lavoro) e Politiche economiche (investimenti nei vari settori sopra elencati, raccordando con fondi ministeriali a disposizione delle scuole).
Scuola e città interconnessi alla ricerca congiunta di obiettivi strategici comuni.