“ABC” DELLA LEGGE DI BILANCIO 2021
“Un forte sostegno alle categorie più in difficoltà e alle imprese che lottano con la crisi, la creazione di un nuovo welfare familiare con l’attivazione dell’assegno unico per i figli”.
Sono queste, per usare le parole del Presidente del Gruppo del Partito democratico della Camera dei deputati, Graziano Delrio, le caratteristiche della Legge di Bilancio 2021 dopo l’esame della Camera.
È stato un esame attento e determinato, portato avanti assieme agli altri gruppi, avendo come obiettivi quelli di creare sviluppo e lavoro – con misure come gli incentivi nel settore automotive – e di favorire la transizione ecologica con la proroga al 2022 e il perfezionamento delle procedure per l’ecobonus, così come di sostenere settori vitali per l’economia quali il turismo e il comparto aeroportuale, di aiutare le imprese e in particolare quelle medie e piccole, ad esempio prevedendo per loro la possibilità di congelare per cinque anni le perdite con valore superiore al capitale sociale così da pianificare la ripresa con maggiore tranquillità.
Al tempo stesso molte sono le misure introdotte, rispetto al testo iniziale, per i lavoratori e le categorie più esposte, dall’attivazione dell’isopensione nei casi di ristrutturazione, crisi e riorganizzazione aziendale all’istituzione del Fondo per la parità salariale, dall’estensione a dieci giorni del congedo di paternità alla stabilizzazione del contributo ai lavoratori ammalati per esposizione all’amianto. Di grande rilievo è anche la cancellazione di nuovi oneri fiscali per il Terzo settore, specie considerando il decisivo ruolo da esso svolto, soprattutto in questa fase.
ASSEGNO UNICO PER I FIGLI
Se a tutto questo si aggiungono la partenza entro l’anno del citato assegno unico per i figli – una vera e propria rivoluzione, destinata a cambiare il welfare familiare con positivi effetti nella lotta alla denatalità e per la crescita complessiva del Paese – e tutte le misure di natura fiscale, per il sostegno della liquidità e lo sviluppo delle imprese, per la sanità, le Regioni e gli Enti locali, la salvaguardia dell’occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, emerge con chiarezza come questa sia una manovra in grado di dare di un deciso impulso alla ripresa dell’economia, sostenendo gli investimenti, l’istruzione, il welfare e proseguendo la riduzione delle tasse sul lavoro e sull’impresa, cercando di non lasciare indietro nessuno, a partire da chi è più colpito dalla crisi determinata dall’emergenza epidemiologica.
FONDO PER SOSTEGNO ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Per fornire qualche elemento di merito, nell’ambito della spesa corrente tra i principali interventi è istituito un Fondo per il sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica (3,8 miliardi nel 2021) e sono stanziate risorse per complessivi 3 miliardi nel 2021, 8 miliardi nel 2022 e 7 miliardi nel 2023 per finanziare la delega per la riforma fiscale e l’introduzione, dal secondo semestre 2021, dell’assegno unico universale per i figli.
FONDO SOCIALE PER L’OCCUPAZIONE
A beneficio delle imprese e per favorire il lavoro, tra le altre cose si prevedono forme di decontribuzione per nuove assunzioni di giovani, per le donne e nelle aree svantaggiate, mentre viene anche incrementato il Fondo sociale per l’occupazione. Al contempo si prevedono nuovi trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga.
Nel settore del pubblico impiego è prevista una integrazione delle risorse relative ai rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 del personale dipendente delle amministrazioni statali e si autorizzano nuove risorse per assunzioni a tempo indeterminato nei Ministeri.
PIU’ SOLDI PER LA SANITA’
In ambito sanitario è incrementato di un miliardo nel 2021 il livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale e si stanziano nuove risorse per le indennità della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, i trattamenti economici del personale infermieristico del servizio sanitario nazionale, l’aumento dei contratti di formazione specialistica dei medici e l’acquisto di vaccini e farmaci per la cura dei pazienti. E oltre a questo, è da sottolineare come grazie a un emendamento del Pd approvato durante l’esame in Commissione alla Camera si preveda, per i dipendenti di determinati enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, il riconoscimento, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-2021 relativa al comparto sanità, di un’indennità di tutela del malato e promozione della salute.
Maggiori trasferimenti correnti agli Enti locali finanziano tra l’altro il miglioramento dei servizi in campo sociale e il potenziamento degli asili nido, il ristoro della perdita di gettito subita in conseguenza dell’emergenza epidemiologica e il trasporto pubblico locale.
Tra gli interventi di maggior rilievo a favore delle famiglie e del sociale si ricordano l’assegno per la natalità e le risorse aggiuntive per le non autosufficienze, il sostegno dei caregiver e dei disabili privi di assistenza familiare e il trasporto degli alunni disabili.
NEXT GENERATION EU
Particolare rilevanza assumono poi le risorse europee previste per il rilancio e la resilienza delle economie (Next Generation EU), anticipate alle Amministrazioni attraverso appositi fondi del bilancio dello Stato. Complessivamente queste risorse consentiranno di avviare un programma di interventi per oltre 120 miliardi di euro, così da finanziare, nell’ambito del processo transizione 4.0, la proroga per gli anni di imposta 2021 e 2022 della disciplina sul credito d’imposta per i beni strumentali nuovi e di quello per le attività di ricerca e sviluppo, l’adeguamento degli stanziamenti di bilancio per il cofinanziamento nazionale relativo agli interventi cofinanziati dall’Unione europea per il periodo di programmazione 2021/2027 e il rifinanziamento del fondo per lo sviluppo e la coesione.
Per il rilancio degli investimenti sono previsti, inoltre, nuovi stanziamenti per le infrastrutture del settore della difesa, per l’edilizia sanitaria e scolastica e per gli Enti territoriali da destinare alla messa in sicurezza degli edifici del territorio, dei ponti e dei viadotti, la perequazione infrastrutturale e la realizzazione di nuovi interventi da parte delle Regioni. Altri interventi riguardano il credito di imposta per l’acquisizione di beni strumentali destinate a strutture produttive con sede nel Mezzogiorno, le maggiori risorse per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici degli scorsi anni e il potenziamento degli strumenti per l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
Dal lato delle entrate è prevista la stabilizzazione a regime dal 2021 delle detrazioni Irpef per i lavoratori dipendenti e sono prorogate le detrazioni fiscali per le spese relative agli interventi di efficientamento energetico, ristrutturazione edilizia, e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in fase di ristrutturazione, al recupero o restauro delle facciate degli edifici e la sistemazione a verde.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai lavori parlamentari del disegno di legge del Governo “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023″ (AC 2790-bis-A/R) e ai relativi dossier dei Servizi Studi della Camera e del Senato. Si segnalano inoltre i documenti acquisiti nel corso dell’esame congiunto della manovra finanziaria da parte delle Commissioni Bilancio della Camera e del Senato.