CollegnoL'intervista della domenicaZona Ovest

Collegno:nuova vita per il Padiglione 14

di Carlo Cumino

Con la delibera 227/2020 della Giunta comunale di Collegno del 21 ottobre 2020, il Padiglione 14 diventerà uno spazio polivalente dato in gestione a diverse associazioni in modo tale da far nascere nuove partnership e collaborazioni tra diversi soggetti. L’obiettivo è quello di trasformarlo in un luogo di aggregazione e di documentazione per gli studenti e docenti della nuova sede della Scuola Universitaria di Scienze della Formazione, per quelli del liceo Curie-Levi e delle scuole tutte di Collegno (e oltre).

Per il Padiglione 14 si tratterà di un vero e proprio ritorno alle origini di questa struttura, la cui storia recente era infatti iniziata proprio come centro di aggregazione (o meglio “d’incontro”) dove svolgere attività sociali e culturali indirizzate alle persone, ai cittadini.

“Sono contentissimo di questa delibera. Si ritorna come un tempo!” ha detto Luigi Maurizio, presidente de La Grande Rondine (associazione che gestiva il padiglione fin dagli anni ’90) esprimendo la sua soddisfazione per la scelta della Giunta di puntare nuovamente su una gestione comune dello spazio da parte di associazioni del territorio, rispetto ad appalti diversi: “Una cosa a cui pensavamo anche noi da tempo. Da quando eravamo diventati un circolo ARCI avevamo perso uno degli aspetti più sociali delle nostre attività.”

La delibera accoglie infatti alcune delle proposte che La Fabbrica della Pace a luglio aveva presentato all’Amministrazione, proponendo di dislocare nei locali del Padiglione 14 i futuri laboratori del Museo della Pace.

La stessa associazione era nata sin dal 2008 con lo scopo di promuovere il Museo-Laboratorio di Pace realizzato nei locali del Padiglione 4 di Piazza Cavalieri della Santissima Annunziata e attualmente (in via provvisoria) traslocato presso il piccolo spazio della buvette della Villa Comunale.

L’ideatrice del museo e presidente di Fabbrica Pace Lucetta Sanguinetti considera questo deliberato futuro trasloco l’occasione per la crescita di un nuovo e più ampio “Museo-Laboratorio di Pace, Diritti umani, Legalità e Accoglienza”. L’associazione punta a coinvolgere in questa nuova avventura, anche altre realtà (quali Sole Onlus, il gruppo locale di Amnesty International e la cittadinanza allargata).

Uno dei progetti per la nuova struttura museale sarà la creazione di una sezione particolare della Biblioteca, destinata all’educazione e alla didattica di pace ed indirizzata principalmente agli studenti universitari, come futuri educatori e insegnanti.

La prima pietra per il futuro “Museopace” sarà un’installazione esterna prevista dal gruppo di associazioni e di realtà cittadine che lo promuovono: un particolare “Presepe di Pace” del cui progetto daremo notizia in seguito.

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