Contrasto a tutte le violenze, al bullismo e al cyberbullismo
di Davide Armentano
In Italia e nel Mondo i casi di violenza stanno sempre più aumentando sfociando in gesti estremi che posso anche provocare la morte della persona che le subisce.
Infatti chi subisce la violenza in molti casi se riesce a sopravvivere al suo carnefice si porta dietro tanti strascichi tra cui dolore, paura, vergogna. Quando pensiamo alle persone che hanno subito abusi e violenze tendiamo ad associare naturalmente le conseguenze solo all’evento traumatico ad una sofferenza emotiva che si può esprimere sotto varie forme tra cui depressone, rabbia, auto isolamento, tentativi auto lesionistici, disturbi sessuali e tant’ altro. Una sofferenza a cui le cure vengono affidate, nel migliore dei casi, alla mera assistenza psicologica e, nella stragrande maggioranza delle circostanze, al nulla: all’idea che tutti noi pensiamo che sarà il “tempo a guarire tutti i mali”. In questi anni però gli studi scientifici ci dimostrano che le conseguenze del trauma non agiscono solo sul “corpo e l’animo” delle persone, ma lasciano tracce e cambiamenti profondi anche nel cervello, che subisce vere e proprie modifiche che agiscono e si perpetuano nel tempo.
I fenomeni di violenza sono aumentati infatti l’Istat ha condotto uno studio scientifico nelle chiamate effettuate al numero verde 1522 per i casi di violenza avvenuti nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020.
Dallo studio è risultato questo: Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. Sono, invece, diminuite le chiamate fatte per errori non intenzionali (703) e per errori voluti, quelle fatte per scherzo (3.585) o semplicemente per molestare (766), volte a denigrare la funzione di aiuto e supporto del 1522. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi. Accanto alla richiesta di aiuto da parte delle vittime di violenza (4.899 chiamate pari al 32,1% del totale delle chiamate valide) crescono anche le chiamate per avere informazioni sulla tipologia di servizi offerti dal 1522 (3.655 pari al 23,9%). Il numero verde, durante il periodo di lockdown, ha fornito informazioni e consulenze anche a diversi ed eterogenei necessità di aiuto indicando numeri utili di supporto sociale e psicologico (2.979 pari al 19,5% del totale), a testimonianza della funzione di “vicinanza” che questo servizio ha erogato in un particolare momento di crisi. Mentre il 77,2% delle vittime è stato inviato ad altri servizi.
Oltre a questi dati bisogna aggiungere anche tutte le persone che non denunciano casi di violenza.
Altri casi di violenza che sono aumentati durante il lockdown ed in questo periodo che fanno riflettere sono i casi di violenza sulle donne e dei femminicidi dove le statistiche ci dicono che sono state 59 le donne uccise nel primo semestre del 2020 e, se nel 2019 costituivano il 35% degli omicidi totali, quest’anno l’incidenza si attesta al 45%.
Non vanno dimenticati i tanti casi di violenze provocate dai nuovi mezzi di comunicazione e i social come internet, smartphone, tablet, Facebook, Twitter, Tik Tok, Snapchat, Istagram, etc.. Questi tipi di violenza si chiamano cyberbullismo e bullismo che nel corso degli anni era già presenti, ma negli ultimi anni stanno dilagando sempre di più colpendo gli adolescenti e ragazzini.
Ultimo, ma non meno importante sono i casi di violenza per colore della pelle, per orientamento sessuale o per futili motivi come sono successi e sono stati trattati nella mozione discussa nel nostro consiglio comunale del 13 ottobre del 2020 votatati all’unanimità nei casi di Willy Monteiro e Don Roberto Malgesini ai quali il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito la medaglia d’oro al merito civile.
Penso che in questo momento gli animi della gente sono esasperati per il periodo molto delicato che stiamo vivendo. I casi di violenza, bullismo, cyberbullismo, femminicidio, violenza razziale e violenza di genere stiano aumentando sempre di più e questo per noi è il momento di reagire a questi episodi, perché la violenza si combatte con la non violenza cercando di migliorare i nostri rapporti sociali stando tutti uniti per un fine comune per sconfiggere il muro dell’indifferenza.