Cronache

L’estate 2020 per riscoprire l’Italia

di Athena Pesando

<Vacanze all’italiana dei connazionali, ma forte assenza degli stranieri, praticamente solo europei. E’ in leggero ma per nulla decisivo miglioramento la fotografia del turismo italiano dell’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg di luglio. Una spesa media di 1.022 euro a famiglia, circa 680 euro a persona ma ancora il 20% di italiani non prenota per problemi economici e disponibilità di ferie> così si legge sull’Ansa ed effettivamente anche andando in giro ce ne si rende conto: gli aeroporti sono semideserti e le destinazioni che compaiono sui tabelloni sono quasi tutte città italiane.

L’impatto del coronavirus si è fatto sentire non solo a livello sanitario: diverse persone sono rimaste senza giorni di ferie da utilizzare o con budget molto ridotti per le vacanze estive, e diciamo: dopo questo periodo di stress non indifferente una bella vacanza la meriteremmo tutti. Anche nei gruppi Facebook di viaggiatori si legge molta gente che, per questa estate, ha preferito restare nel bel paese. I motivi però non sono solo economici o pratici, molti hanno preso questa decisione per una forma di solidarietà nei confronti di chi lavora nel settore turistico e commerciale (agenzie, ristoratori, albergatori eccetera) altri per paura di restare bloccati in un paese straniero nel caso di un secondo lockdown.

Io stessa, che da sempre preferisco visitare paesi diversi, ho scelto di visitare i posti che ancora non avevo visitato in Italia, restando colpita per la vastità di paesaggi, culture e tradizioni che animano lo stivale. In particolare, ho fatto una settimana di trekking tra Abruzzo e Lazio, passando per paesini di montagna, alcuni dei quali contavano 4 o 5 abitanti e in cui la vita è completamente diversa da quella di città a cui siamo solitamente abituati: luoghi immersi nella natura in cui uomo e animale si fondono e vivono insieme, luoghi in cui sembrava quasi che non ci fossero mai state guerre, inquinamento o pandemie. Come me molti altri hanno, come dicevo, deciso di dedicarsi alla riscoperta dell’Italia, forse qualcosa di buono da questo momento di crisi, paure e incertezze, in fondo, lo si può trarre.

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