Per Hong Kong i giovani Torino si uniscono: i diritti umani prima di tutto
di Athena Pesando
È stata organizzata dai Radicali la manifestazione di Torino in sostegno alle proteste dei manifestanti di Hong Kong. L’invito a pertecipare è stato raccolto dai giovani degli altri partititi politici, mettendo da parte i pregiudizi. Tra i presenti anche i giovani di Forza Italia e della Lega.
È iniziata alle 17:30, in Piazza Carignano, sono state messe le bandiere di ogni partito presente a terra e poi a turno un delegato per ogni partito ha preso la parola per fare un intervento e ribadire che <Hong Kong era e deve continuare ad essere libera perché Hong Kong non è Cina, cioè Hong Kong è Hong Kong – a parlare è Paolo Spataro, segretario dei Giovani Democratici di Grugliasco – Noi Giovani Democratici in federazione di Torino abbiamo posto molto attenzione a questa tematica perché è un tema che ci sta molto a cuore, come possono essere il Pride o il Black Lives Matter, si tratta sempre di diritti e ci siamo sempre messi in prima linea, per quanto ci sia possibile dall’Italia, per difendere i diritti della popolazione di Hong Kong>
Nel presidio si è presa nuovamente posizione contro quelli che sono stati i provvedimenti presi dalla Cina in quanto <Hong Kong dovrebbe essere un territorio indipendente dalla legislazione cinese> e contro l’estradizione per i crimini commessi da Hong Kong.
<È stato anche detto anche in piazza che noi di sinistra siamo stati piacevolmente sorpresi dalla loro presenza, però non possiamo stare a fare battaglie per chi vive a Hong Kong e poi voltarci per i diritti di chi arriva sui barconi – aggiunge Paolo – Io non mi aspettavo di vedere quei partecipanti, c’erano Giovani Democratici, Radicali, Azione, Vox, Italia Viva, Forza Italia e la Lega, e io onestamente non mi aspettavo di vedere quest’ultimi in piazza, ma è stata una cosa molto bella per quanto mi riguarda: una questione di giustizia, di indipendenza di quello che è un territorio, secondo trattati internazionali e non solo, quindi la libertà di un popolo, deve essere indipendente dalla tua opinione politica, va oltre a ciò che può essere l’ideologia di un partito quindi è stato bello vederli li con noi. Non avevo mai sentito i leader di Lega e Forza Italia esporsi sulla questione, e vedendo lì con noi i loro giovani attivisti ho pensato: forse c’è una speranza, la possibilità di una nuova destra che non lucri solo sui sentimenti di pancia delle persone. Essere di destra non è un reato, posso capire perché una persona sia di destra ma non posso capire perché una persona si ostini a fomentare odio su cose che non stanno né in cielo né in terra>.