Bella Ciao e Canto degli Italiani colonna sonora del 25 aprile
di Umberto D’Ottavio
Ancora una volta e nonostante non si potranno tenere manifestazioni pubbliche, l’avvicinarsi del 25 aprile Festa della Liberazione è occasione di scontro politico.
Lo spunto per la polemica è la proposta di cantare dal balcone alle 15 di sabato prossimo 25 aprile Bella Ciao e di appendere un tricolore. I nostalgici hanno minacciato di cantare, invece, l’Inno di Mameli, come se ci fosse una contrapposizione tra i due canti.
Tra Bella Ciao e il Canto degli Italiani, invece, non c’è nessuna contrapposizione, anzi! Non solo si possono e si devono cantare in sequenza, ma è evidente il loro comune motivo di lotta all’oppressore invasore. Non è simile cantare “una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor” e “giuriamo far libero il suolo natio“, oppure, “se muoio da partigiano” con ” siam pronti alla morte“? L’obiettivo è chiaro e l’idea è comune: battersi contro lo straniero oppressore.
Ho, invece, l’impressione che la differenza sia tra una idea collocabile a sinistra che ha maturato la convinzione che si possa essere patrioti e internazionalisti e una cultura di una destra italiana incapace di staccarsi dall’idea che patriota sia sinonimo di nazionalista. Se c’è stata una sinistra che non cantava l’Inno di Mameli ora lo canta, mentre non si spiega perchè dia fastidio Bella Ciao ai nazionalisti o sovranisti, come si dice oggi.
Quindi, il 25 aprile Festa della Liberazione, la colonna sonora non può che essere proprio cantare insieme Bella Ciao e l’Inno di Mameli, perchè se in queste settimane abbiamo riscoperto l’orgoglio di Patria non dobbiamo mai scadere nel nazionalismo che tanti guai ha provocato, i primo luogo proprio quello di cui celebriamo la sconfitta.
Condivido appieno i concetti e i valori espressi nell’articolo, caro Direttore.
Certo, viene da chiedersi perché nel nostro Paese ogni qualvolta ci confrontiamo su argomenti che dovrebbero unirci tutti, visto che la libertà di cui godiamo, a piene mani, tutti indistintamente, è stata conquistata col sacrificio della vita da chi ci ha preceduto! È questo valore non è né di destra né di sinistra…
La contrapposizione poi sui due canti la trovo assolutamente ridicola e obsoleta, soprattutto oggi di fronte al problema che ci troviamo sulle nostre teste…..che ancora di più dovrebbe farci apprezzare la libertà ricevuta e tutti i canti che la celebrano!
Va bene cantare sia bella ciao che l inno di Mameli ma subito dopo veramente tutti uniti dedicare due minuti di riflessione IN SILENZIO alle vittime covid
Perche loro sono vittime al pari dei caduti in guerra non certo delle bombe ma della superficialità dell’ impreparazione della mancanza di seria organizzazione del cattivo impiego dei nostri soldi puntualmente versati con tasse e gabelle varie
I signori che ci governano diano parte dei loro appannaggi come donazione e poi cantino con noi sui balconi