“I cittadini di Collegno hanno capito la gravità della situazione” intervista al Sindaco
di Chiara Barison
Sono circa 100 i contagiati a Collegno dal virus che sta colpendo il nostro pianeta e ha sconvolto le nostre vite. Ma, in concreto, cosa significa svolgere il ruolo di primo cittadino in questo periodo?
Francesco Casciano, sindaco della città di Collegno, parla di vero e proprio stravolgimento della quotidianità. “Questo virus ha completamente rivoluzionato ogni nostro approccio, lavorativo, sociale, affettivo.”
Per svolgere il suo compito è tenuto ad uscire di casa esponendosi, nonostante l’osservanza di tutte le cautele necessarie, al rischio di contagio. Rincasa con il timore di mettere in pericolo il resto della famiglia. Per combattere le paure e le difficoltà di questo momento la famiglia Casciano si destreggia tra un torneo di ping pong, video chiamate in sostituzione delle visite familiari e sfide culinarie. Gesti semplici per superare un periodo oltremodo complesso.
“I bisogni delle persone sono cambiati, si pone l’attenzione innanzitutto su necessità primarie da soddisfare” ci ricorda il sindaco collegnese. Perchè il Covid-19 ha riportato in luce le necessità basilari delle persone, non più scontate come prima. La malattia ha spezzato alcuni nuclei familiari, le prime vittime raccontano di persone ben inserite nel tessuto sociale non numeri ma genitori, nonni con le loro storie di vita. Tra gli oltre 80 concittadini che hanno contratto il virus, alcuni si sono trovati costretti ad allontanarsi dai propri figli. Poi gli effetti della serrata con la conseguente perdita del lavoro o del reddito, famiglie che rischiano gravi problemi economici.
Per Casciano “le parole chiave di questa emergenza sono riorganizzazione e resilienza”. Collegno nella riorganizzazione è stata virtuosa: l’80% dei dipendenti comunali è attivo da casa secondo le regole dello smart working, il lavoro agile, il telelavoro. Le chiamate e le istanze, prima accolte nella sede di Piazza del Municipio, ora giungono direttamente sul telefonino e sui pc dei dipendenti. La nuova impostazione del servizio pubblico tocca più fronti: la giunta comunale si svolge in videoconferenza, la biblioteca diventa accessibile comodamente da casa grazie a suoi diecimila e-books e gli educatori dei ragazzi disabili possono recarsi presso il domicilio dell’interessato per svolgere l’attività relazionale ed educativa e dare anche una possibilità di sollievo alle famiglie. E ci sono i numeri di telefono per persone sole o anziani, per il Centro Donna o per un supporto psicologico o educativo per le famiglie. Certamente una ri-evoluzione, al centro della quale c’è la tutela della persona.
I cittadini di Collegno hanno risposto bene alla “chiamata a rimanere a casa” rispettando i divieti e adottando un comportamento responsabile, “ci sono pochi indisciplinati che non comprendono il valore dell’isolamento sociale – afferma Casciano – fanno più notizia, ma restano una minoranza”.
L’amministrazione comunale ha anticipato il Governo nazionale nel chiudere i parchi e i giardini pubblici, rendendosi conto del pericolo che potevano rappresentare.
Non solo obblighi e divieti, l’attività del sindaco conta anche momenti emotivamente toccanti. Esempio emblematico i giorni in cui ha attraversato la città munito di megafono per informare i cittadini della nuova condizione e per esortarli a rispettare le precauzioni igienico-sanitarie e a non lasciare le abitazioni: “Una bella emozione, si è sentita forte l’appartenenza alla nostra comunità e a condividere la responsabilità di una battaglia comune! Migliaia di persone alle finestre, sui balconi, tantissimi i cittadini che han compreso che pur nelle difficoltà se pur divisi si resta uniti a resistere insieme. Ci siam sentiti tutti protagonisti e attori di questa storia comune, consapevoli dei bisogni e delle ansie reciproci. Non c’è sindaco senza la sua comunità e non c’è comunità senza ascolto”.
Dopo l’adozione delle misure sociali necessarie entra in gioco la seconda parola chiave per affrontare questa crisi: resilienza, ossia la capacità di far fronte positivamente a situazione avverse riorganizzando la propria vita.
“Una durissima lezione che deve farci riflettere per cambiare il nostro stile di vita e il modello socio-economico. È il momento di abbandonare l’egoismo, il cinismo e il capitalismo vorace dando più valore alla dignità della condizione umana, agli affetti, alla solidarietà, alla cooperazione internazionale per uno sviluppo giusto e sostenibile, alle risorse per l’istruzione, la cura sociale e sanitaria, al rispetto degli altri e dell’ambiente” conclude il sindaco.
Gli esseri umani sono come il materiale più resiliente al mondo, ma con un pregio in più: sanno sopportare l’urto violento del dolore e, dopo averlo superato, diventano migliori di prima.
Grande Sindaco, Francesco ha espresso i sentimenti di ognuno di noi. Ce la faremo se il paese capisce la lezione e promuove una nuova classe dirigente che guarda al futuro di tutti.
Ho apprezzato molto questa intervista di Francesco. Le sue parole, il suo impegno, la sua determinazione ci danno la carica nel superare questo brutto momento. Collegno è con te, c’è la farà. Grazie Sindaco Casciano.
Bravo Francesco, venceremos!
Bene le misure per la salvaguardia della salute dei cittadini. Tranne qualche sciagurato si è capito il dramma che stiamo vivendo. Bravissimo il nostro Sindaco.
Belle parole, condivisibile al 70%,io personalmente sono 24gg che sono a casa e da allora non so cosa succede a Collegno, ma da dove abito io vedo ancora tanta gente che passeggia specialmente al mattino, ciao FRANCESCO È BUON LAVORO, È RIGUARDATI!
Saremo più forti di prima!
Ciao Francesco.
Eleonora
Io penso che Collegno sia un’isola felice. Le idee di chi guida la cosa pubblica sono buone e fatte con criterio. Penso che anche l”‘idea di usare quell’edificio in disuso sia buono. Spererei non fosse necessario usarlo! Continuate ad operare con la testa e con il cuore!!!
Stavo combattendo con la mia famiglia una dura battaglia. Mio figlio 45 anni il cancro la chemio la radio I controlli….. Il cortisone
Ma eravamo tutti uniti mia figlia con i suoi tre bimbi a soli 500 m da noi…
Videochiamate I piccoli hanno un anno sono gemelli la piccola ascolta la voce del nonno il piccolo la mia…. Il più grande 4 anni capisce! Mah forse sì!
Mio figlio con la sua famiglia abita sullo stesso pianerottolo Grazie!
Siamo vicini le sue bimbe la moglie!
Di là dalla strada mia suocera 89 anni “son stufa dice!”
Disorientati tutti spaventati tutti!
Mio papà classe 1912 avrebbe detto “tranquila cita andrà cume a vol quindi bin!”
Francesco Casciano, il Sindaco che mette a rischio la propria salute, per il bene dei suoi cittadini.
Il Sindaco, che non dimentica nessuno a partire dai più deboli.
Il Sindaco, che và strada per strada ad informare i suoi cittadini, della pericolosità del momento, attraverso il megafono per arrivare a più persone.
Il Sindaco, che nulla gli sfugge e che mette al centro di tutto, i bisogni della persona.
Grazie❤
Il
Grazie Francesco, scusa la confidenza ma ci conosciamo da molto tempo, il tuo passato vissuto nell’associazionismo a temprato forte in te il rispetto della persona.
I cittadini Collegnesi ti rispettano e ti amano per il tuo essere presente costantemente in ogni momento della quotidianità della nostra meravigliosa città.
Hai costruito una squadra comunale instancabile sempre attenta alle esigenze e alle problematiche delle Persone (cittadini) Collegnesi.
Ancora Grazie
Grande sindaco
Viva l’Italia ma soprattutto viva Collegno, devo ancora molto a questo paese che mi ha dato tutto, spero che finisca presto questo incubo,un grazie a Francesco Casciano, che sta svolgendo il suo ruolo grazie Collegno sarà più forte di prima. Gli abbracci saranno di più amore e fratellanza, forza Collegno c’è la faremo se stiamo ancora un po’ in casa .Ciccone Raffaele