Pronto? Vorrei parlare con l’ Assessore alla gentilezza e alla solitudine…
Ad oggi si contano, in tutta Italia, 44 assessori con delega alla gentilezza. L’ultima nominata è Monica Maestri, 33enne consigliera comunale a Carisolo (in Trentino) dove il Sindaco l’ha scelta, appunto, per la carica di Assessore alla Gentilezza
Il suo compito è promuovere “buona educazione, rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, sensibilizzazione ai comportamenti positivi, favorendo lo spirito e l’unità della comunità, con iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune”. Come si fa? Quale sarà la prima iniziativa? “Non ho ancora un programma preciso, però il primo passo sarà quello di organizzare una visita alla casa di riposo di Pinzolo, insieme agli alunni delle scuole primarie”
Proprio gli anziani, insieme ai bambini, sono i primi obiettivi del suo nuovo incarico, che partirà però dalla promozione di qualcosa di molto più semplice: “Anche solo un sorriso è un segno di gentilezza, anche se sembra che si sia perduta l’abitudine non solo a sorridere, ma anche a salutare le persone quando le si incontra o a chiedere come stanno. Posso capire in una grande città, ma anche in un piccolo centro come il nostro è diventato difficile persino dirsi ciao”.
La gentilezza è contagiosa e il caso zero dell’epidemia positiva è il Piemonte. Con quattro comuni – Igliano (Cn) Omegna (Vco), Rivarolo Canavese (To) e Salerano (To) – che hanno istituito la delega alla Gentilezza e si propongono come capofila di un progetto che vuole diventare una rete in tutta Italia. L’invito è già arrivato negli uffici di tutti sindaci: «Ogni anno organizziamo la Giornata nazionale dei giochi della Gentilezza: si svolge il 22 settembre e vuole coinvolgere i bambini per far sì che promuovano la positività attraverso il gioco. Quest’anno, però, abbiamo deciso di introdurre anche un assessorato ad hoc» , spiega Luca Nardi, presidente dell’associazione «Cor et Amor» che organizza con il Movimento Mezzopieno, la rete per la diffusione della positività.
Invece, nel profondo Veneto è stato istituito il primo assessorato alla solitudine. «Calma, andiamoci piano con la parola solitudine», dice la sindaca Antonella Argenti. «Non vorrei che venisse fraintesa. Noi non intendiamo la solitudine esistenziale, non è tristezza. Ma lo smarrimento dei cittadini di fronte a una società sempre più robotizzata». Rivendite di legnami e trattori, la statua in memoria dei Caduti della Patria, un orizzonte di campi coltivati a radicchio e villette. Tanta solitudine e burocrazia da sbrigare, da qui è nata l’idea della neo sindaca. Istituire un nuovo assessorato alla solitudine. Il ruolo è stato affidato ad una donna 58enne, Graziella Vigri. “Una grande idea della nostra sindaca una persona piena di energie, che ha capito che l’unico modo per fare politica è occuparsi dei problemi delle persone. Per ora si tratta di due telefoni cellulari sempre accessi, il mio e quello della sindaca, chiunque vorrà potrà trovare una voce in grado di orientarlo ed eventualmente si potrà fissare un appuntamento in ufficio”.
Stupendo segno di civiltà.