Risorse per la sanità: il tema non riguarda solo i Direttori delle ASL
L’assessore regionale alla sanità Icardi oggi ha scritto su Facebook questo post: “Ieri alla conferenza stampa sui conti della Regione Piemonte abbiamo spiegato come tutto sia sotto controllo nonostante le criticità ereditate. Sul fronte della sanità la situazione è pesantemente aggravata e ci vede già con un piede nel prossimo piano di rientro, che però cercheremo di evitare.Sarà necessario rivedere completamente il sistema, perché se non lo faremo noi, sarà Roma a farlo al posto nostro. Abbiamo raschiato il fondo del barile, non c’è più nulla di risorse straordinarie una tantum da usare a copertura delle perdite. Per finanziare il settore dovremo spendere solo le risorse trasferite dal fondo sanitario regionale, che nel 2019 abbiamo sforato per 407 milioni” e nel 2020 saranno di 8,5 miliardi. Stiamo raccogliendo i dati azienda per azienda e li diffonderemo al più presto, insieme alle misure che ogni azienda sarà chiamata a mettere in campo per stare nel budget assegnato. Dal fondo nazionale avremo 80 milioni in più rispetto al passato, ma non ci sarà altro a cui attingere”
I dati sono stati contestati dal Partito Democratico che ha chiesto un confronto pubblico con il presidente Cirio che, comunque ci sarà in vista dell’approvazione del bilancio di previsione 2020. Il messaggio, però, ai direttori generali delle ASL è arrivato forte e chiaro: tagliare, scordarsi nuove assunzioni, non pensare ad investimenti.
Ma si può pensare che dopo sforzi e impegni presi per ridurre liste di attesa, garantire farmaci e servizi, tutto venga ricacciato indietro senza che nessuno dica niente. Forse l’argomento non riguarda solo chi dirige le ASL.