In piazza a Torino con Greta
https://drive.google.com/file/d/1DndwjzXiFiPwVcVQ24NOeV4N0m9zIxwD/view?usp=sharing
di Athena Pesando e video girato da Martina Maruca
Venerdì 13 dicembre a Torino, una piccola figura con una grossa mantella gialla decide di avventurarsi in Piazza Castello: è Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che negli ultimi tempi ha fatto molto parlare di se. Dal vivo dimostra tutti i suoi 16 anni, ma il suo aspetto minuto non nasconde la sua grinta. In piazza un nutrito gruppo di ragazzi insieme agli attivisti di Friday for future (il movimento nato proprio grazie all’esempio di Greta) <Come tutti i venerdì, con un ospite speciale – ha commentato Pietro Morello di FFF – ma i contenuti sono sempre gli stessi. È stata Greta a decidere di venire qua, non l’abbiamo chiamata noi. Lei ha detto che aveva piacere a passare qui e noi l’abbiamo ovviamente accolta molto volentieri. L’abbiamo saputo tre giorni fa e in tre giorni abbiamo dovuto fare tutto questo. Per fortuna è andata per il meglio, c’è stata una grande affluenza. Lei riporta sempre la voce degli scienziati, non dobbiamo fare l’errore di divinizzare la persona ma sono i contenuti del movimento la cosa principale, lei è solo un megafono, un po’ come noi. La partecipazione ai Friday for future va ad alti e bassi, ci sono momenti di grande affluenza come i cortei, ad esempio il 27 settembre eravamo 100 mila, o i momenti come questi, durante i venerdì classici c’è meno gente. Il nostro obiettivo è certamente aprire il discorso con le istituzioni, ottenere la dichiarazione di emergenza climatica e le conseguenti politiche per risolvere la crisi. Ora si sta muovendo qualcosa ma c’è ancora tanta strada da fare>.
Tra i giovani presenti in piazza ci sono tanti studenti con cui la redazione ha avuto il piacere di parlare, tra questi c’è Cristina, che studia formazione primaria <Sono qui perché mi sta molto a cuore quello che sta succedendo. Sono di Ivrea ma studio qui a Torino. Sono stata contenta che sia venuta Greta oggi, io sono stracontenta che ci sia una ragazzina a capitanare questo movimento. – commenta – Il fatto che gli attivisti cerchino di comunicare con tutti gli enti, con la Regione, col Comune, questa è una cosa molto importante perché vuol dire che non siamo solo un gruppo di ragazzini senza uno scopo preciso… Se leggi sui social, c’è tutta gente che non capisce cosa sta succedendo secondo me. Io all’università sto facendo un corso di scienze della terra e scienze naturali e tutto ciò che riguarda biologia, è la chiave di tutto: economia, ecologia ed equità. Ma quello che davvero fa la differenza è l’educazione, quando uno si rende conto di cosa sta succedendo può cambiare le cose>.
Abbiamo parlato anche con Federico, che va ancora alle superiori <Sono qui per protestare per far sì che il nostro messaggio raggiunga più persone possibile e che ci sia un cambiamento di mentalità, anche da parte del governo e delle multinazionali e di tutti quelli che hanno la responsabilità. Magari un giorno questo cambierà, non vorrei in futuro trovarmi mio figlio che mi dice “papà ma eravate ancora in tempo per far qualcosa, cosa avete fatto?” cerco di mettere a tacere la mia coscienza dando il mio contributo. I discorsi di oggi sono stati molto interessanti: richieste concrete e obiettivi discutibili con autorità, chiedere cose precise e non solo un vago “futuro migliore”>.
Tra i presenti c’era anche Mariella Flores, che lavora all’Università di Torino per la sezione public engagement e si occupa di comunicare la ricerca <Qualche tempo fa insieme ai colleghi del Green Office di UniTo abbiamo realizzato un lessico, si chiama “lessico e nuvole” è una guida linguista che raccoglie per la prima edizione 65 lemmi, parole, che si riferiscono al cambiamento climatico, realizzate e scritte da un gruppo di 20 ricercatrici e ricercatori. Si può scaricare da frida.unito.it che è il portale della ricerca di Torino gratuito e pensato per tutti, a partire da un lessico comune condiviso così sappiamo di cosa stiamo parlando. Ci piace l’entusiasmo del Friday for future. Ringraziamo Greta per l’entusiasmo e l’energia che ci ha messo nella lotta perché come hanno detto i rappresentanti del gruppo di Torino grazie alle loro proteste la crisi climatica è saltata agli occhi della cronaca e dei giornalisti. Apprezziamo il messaggio di Greta di ascoltare scienza e scienziati. Unito ha iniziato un ciclo di incontri nato proprio dalla volontà dei ragazzi di Friday for future di approfondire gli argomenti e quindi ci si vede una volta al mese fino ad aprile 2020 per capire davvero cosa sia il cambiamento climatico>.