Persone

La classe operaia va in paradiso

di Antonio BOCCUZZI*


La classe operaia sicuramente va in paradiso.Li tutto funziona a regola d’arte e se qualcosa non va c’è sempre qualcuno con un cacciavite, una brugola o una chiave inglese a ripristinarla. La classe operaia va sicuramente in paradiso perché per molti l’inferno non può essere vissuto in tutte e due le vite. La classe operaia va in paradiso perché abbiamo ancora tante cose, troppe, da riprendere e portare a termine. Quel bacio non dato, quella rivincita a carte, a pallone, a braccio di ferro in sospeso. Quell’arrivederci che non può chiudersi senza effettivamente rivedersi. La classe operaia va in paradiso perché non penserete davvero che quelle nuvole assumano certe forme senza che qualcuno sia li a modellarle. La classe operaia va in paradiso perché troppe mamme, troppi figli, pregano per i loro eroi blu. La classe operaia va in paradiso perché quando tutti dormono o sono in discoteca, dentro le fabbriche si suona la musica della macchina, dei suoi ingranaggi, lo stridere di viti e bulloni che si stringono, del martello che batte, del maglio che picchia, di Mario che urla a Gino. La classe operaia va in paradiso perché li non ci sono le stagioni, li non fa troppo caldo o troppo freddo, non ci sono finestroni o forni immensi. La classe operaia va in paradiso perché almeno li siamo tutti uguali e non ci sono matricole da portare o cartellini da timbrare. La classe operaia va in paradiso perché gli angeli hanno le ali, ma anche la tuta. *ex operaio Thyssen Krupp

Grazie Antonio! Un abbraccio da tutta la redazione de La Voce della Dora

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Un pensiero su “La classe operaia va in paradiso

  • Paolo caleo

    La classe operaia va in paradiso, perché qui nessuno pensa a noi, la classe va in paradiso, perché qui su la terra si muore d’amianti, si muore schiacciati da contenitori, si muore per lo sversamento degli altiforni, si muore nei cantieri edili, la classe operaia va in paradiso, perché non ci sono i caporali ti è siamo tutti uguali bianchi, neri o gialli. La classe operaia va in paradiso perché se lo merita.

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