Collegno

Liliana Segre cittadina onoraria di Collegno

Il Consiglio Comunale di Collegno nella seduta del 28 novembre ha conferito la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre che aveva solo otto anni quando scoprì cosa volesse dire essere ebrea. Nel 1938 l’abominio delle leggi razziali la espulse da scuola. Subì – come tutti i ragazzini ebrei d’Italia – l’umiliazione e il dolore di essere esclusa. La madre era morta quando Liliana aveva appena un anno; viveva con il padre Alberto in corso Magenta 55, dove oggi c’è una pietra d’inciampo a lui dedicata.

Nel 1943, dopo l’armistizio, quando Milano era sotto l’occupazione nazista, Alberto cercò di scappare in Svizzera con Liliana, 13 anni, e due cugini; furono rimandati indietro dai gendarmi svizzeri, arrestati, chiusi in carcere a Varese, poi a Como, poi a San Vittore a Milano. Nel gennaio 1944, consegnati alle SS, i Segre furono deportati in Germania in un vagone piombato. Liliana venne internata a Birkenau-Auschwitz, nella sezione femminile che contava 600mila donne. Sul braccio, il numero tatuato che porta ancora: 75190.Il padre resistette tre mesi: morì il 27 aprile del 1944. Liliana invece sopravvisse, lavorando, facendo la famesuperando tre delle terribili ‘selezioni’ del campo, e poi nel 1945 la cosiddetta ‘marcia della morte’, quando le SS in fuga davanti all’avanzata sovietica sgombrarono Auschwitz spingendo verso il nord della Germania, a piedi, 56mila internati – quelli che erano ancora in piedi. A Malchow, Liliana venne liberata il 30 aprile del 1945; aveva quattordici anni e un anno e mezzo di lager alle spalle. Dei 776 bambini italiani di eta’ inferiore ai 14 anni deportati ad Auschwitz, ne sopravvissero solo 25.

Il Consiglio Comunale di Collegno, dopo un dibattito teso ha votato, non ci sono stati contrari, 19 voti a favore (PD, M5S, Collegno Bene Comune e Gruppo Misto) e 4 astenuti della Lega. La proposta era stata presentata dai consiglieri di maggioranza che avevano predisposto una mozione nei giorni successivi all’approvazione in Senato della Commissione contro l’odio proposta dalla stessa senatrice e che non ebbe il voto favorevole di tutta la Camera Alta, anzi seguirono polemiche, scuse e offese che hanno provocato nel mondo politico un acceso dibattito e di fatto ha dato il via al movimento delle “sardine” che proprio contro le parole di odio, intolleranza e razzismo ha trovato la sua spinta iniziata a Bologna e che in tante piazza italiana sta raccogliendo migliaia di italiani, soprattutto giovani. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Francesco Casciano ” Viviamo un periodo in cui dobbiamo utilizzare ogni strumento a nostra disposizione per ribadire i valori e lo spirito dell’antifascismo e della pace. Liliana Segre è il simbolo della memoria di una barbarie del passato che deve essere da monito per il futuro. Non concederemo nemmeno un millimetro alle derive pericolose che disgregano il tessuto sociale utilizzando l’odio come arma divisiva. Il 10 dicembre sarò anch’io a Milano alla manifestazione dei Sindaci con Liliana Segre. Collegno è una città di pace e ringrazio il Consiglio Comunale che ieri sera ha ribadito questo impegno comune

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Un pensiero su “Liliana Segre cittadina onoraria di Collegno

  • Gabriella

    Mi pare che Collegno si distingua sempre più per buone, ottime iniziative sociali e politiche.Grazie e congratulazioni per il vostro impegno. Gabriella Mortarotto

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