Da Bologna a Torino le sardine riempiono le piazze
di Athena Pesando
“Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. È stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.” si legge nel manifesto delle Seimila Sardine, che presto saranno un marchio registrato: i quattro ragazzi da cui è partito tutto hanno infatti fatto domanda all’Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale.
Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa sono state le prime quattro sardine, coloro che hanno organizzato la prima manifestazione a Bologna. Era il 14 novembre, con Matteo Salvini al Paladozza veniva lanciata la campagna elettorale regionale di Lucia Borgonzoni, candidata della Lega, l’idea era quella di riempire Piazza Maggiore con più persone contro la Lega di quante ce ne sarebbero state all’interno per sostenerla, l’obiettivo era appunto 6000, obiettivo che è stato poi raggiunto e superato. Stretti come sardine nelle piazze, controcorrente come salmoni, la bella città rossa ha cominciato una “rivoluzione ittica”, come è stata scherzosamente definita dagli organizzatori, pacifica e apartitica per dire un grandissimo NO al fascismo, alla violenza, all’intolleranza che si respira ultimamente in Italia, portata avanti da alcuni personaggi di estrema destra.
Dopo Bologna sono nati diversi gruppi su Facebook per organizzare la medesima manifestazione in tutte le principali città italiane: a Torino in pochi giorni il gruppo ha già raggiunto quasi 60mila iscritti. Paolo Ranzani, il creatore del gruppo, scrive in riferimento al giorno in cui ha deciso di mettersi in gioco e l’ha detto alla sua compagna “quando quel lunedì gli scrissi il messaggio ‘Senti, ma se creo il gruppo delle sardine Torino e ci ritroviamo nei casini, tu sei con me?’ E lei rispose: ‘Non solo sarò con te, ma ti amerò e stimerò ancora di più!’ “. Per Torino si è scelta la data del 10 dicembre, ore 19, in Piazza Castello, col motto “Torino si sLega” scritto anche nell’ormai famoso disegno che vede delle sardine in piedi, sul cui sfondo è stata inserita la Mole Antonelliana simbolo del capoluogo piemontese. Come canzone da utilizzare durante il flash mob è stata da molti proposta “Bella ciao”, inno della resistenza partigiana, anche se i dettagli sono ancora in via di definizione, intanto è stato creato l’evento su Facebook “6000 Sardine – Torino si Slega!” tramite il quale si può restare aggiornati e confermare la propria partecipazione. Insomma, la resistenza è iniziata, è ora di scegliere da che parte stare.