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A Venaria la frittella torna democratica.

di Rosanna Caraci

Frittelle democratiche. Potrebbe essere questo lo slogan dell’iniziativa che a Venaria il Partito democratico ha organizzato per domenica 24 febbraio, in pieno carnevale. E’ la festa di tutti, grandi e piccini, è la celebrazione dello scherzo, della gioiosità, della risata e dello stare insieme. Ma proprio le frittelle, dolci dei quali i più piccini sono ghiotti, sono finite al centro della cronaca nazionale di qualche giorno fa: a far notizia sono stati i dolci negati ai bambini extracomunitari, stranieri, diversi presi di mira da un’iniziativa di un consigliere di Fratelli d’Italia del Comune di Mantova: distribuzione di frittelle ai bambini, sì, ma non tutti, solo quelli italiani. Ancora non abituati abbastanza all’assurdità di certe “trovate” inorridiamo per l’intuizione che c’è all’origine, ancor di più perché destinata ai più piccoli. In molti hanno gridato allo scandalo e la stessa Giorgia Meloni si è dissociata dall’iniziativa del consigliere del suo partito il quale però non si è scusato. Le giustificazioni, per la verità ci sono state, tutte fantasiose e tutte ovviamente tendenti a rincuorare sulla buona fede dell’idea. Frittelle per i bambini più poveri, italiani. Certo, poi se qualche bambino straniero si avvicina mica lo si caccia via. Quale buon animo! A volerci mettere una pezza, si fa danno maggiore e qui ciò che inquieta è proprio il voler insinuare la diversità, la logica della razza che come ben sappiamo è culturale e non biologica e difatti qui di cultura ce n’è molto poca, della classe, della provenienza sociale, laddove per natura distinzione e malizie, invidie e cattiverie non esistono: nell’infanzia. Lasciateci, per favore, indenne l’infanzia dai populismi, dagli sguardi biechi. E’ più facile vedere un bambino che divide la propria frittella piuttosto che insaccarsela scappando via. Questo lo fanno gli adulti, che tanto hanno da imparare dall’ingenuità dei più piccoli; piccoli che quel consigliere con il suo gesto rischia di confondere, insinuando in loro domande, soprattutto una <Perché?>. Già, perché lui si e io no? Perché io sì e lui no? Perché non è come te, perché è diverso. Stiamo diventando questo? <Domenica saremo in piazza per distribuire frittelle a tutti i bambini – spiega la consigliera comunale Rossana Schillaci – . L’iniziativa nasce dalla segreteria del nostro circolo, perché vogliamo dare un segnale forte e chiaro: nessuna forma di discriminazione fa parte della nostra cultura.Vogliamo dissociarci dall’iniziativa del consigliere di Fratelli d’ Italia, che a Mantova è stata bloccata dalla Meloni. Aspettiamo ancora le scuse del consigliere.Vogliamo protestare contro il clima discriminatorio che sta nascendo, noi siamo altro rispetto a loro e questo tipo di iniziative a nostro avviso non devono neanche essere pensate>. E quindi la frittella torna ad essere democratica, buona, di tutti.  Domenica 24 febbraio dalle 10,30 davanti alla scuola De Amicis in piazza Vittorio Veneto.

 

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