In mille piazze, tra la gente
di Lavinia Dellera
Non solo un volantino tra le mani per spiegare cosa secondo il Partito democratico non convince nella manovra economica attuata dal governo: nell’iniziativa del 12 gennaio voluta dal Pd e che si è svolta in tutta Italia c’era la voglia profonda di andare a sentire cosa i cittadini ne pensano e quanto le proposte del centro sinistra siano condivise. La sensazione che si navighi a vista, promettendo miglioramenti che non hanno riscontro, è palpabile: il boom economico annunciato dal ministro Di Maio forse è stato percepito attraverso la lettura dei tarocchi; guardando i numeri e non le stelle,oggi è purtroppo concreta la stagnazione del Paese, che preoccupa.
<Meno tasse, più welfare, più investimenti non sono soltanto slogan – dice il segretario del pd di Collegno Gianluca Treccarichi – . Chi vuole fare politica sul territorio, chi è presente tra la gente, chi ha voglia di costruire una società migliore, non può deludere queste aspettative, anzi ha il dovere di non deluderle. ed è con questo spirito che siamo scesi in Piazza Dante Torello a Collegno, per dire come in altre mille piazze in Italia, “no alla manovra”, no a questo governo che sposta i problemi e disattende ogni giorno sempre di più le aspettative degli italiani>.
<Nel nostro paese, in questo momento, manca un’alternativa credibile a questo connubio di governo tanto assurdo quanto inefficace. Questa alternativa è un centro sinistra entusiasta e capace di idee – conclude Treccarichi – che esprimiamo con la forza propulsiva dei circoli territoriali: persone, non tweet, ne avatar ma testa e passione>
Anche a Grugliasco il Pd è andato tra la gente. <Non potevamo nè dovevamo mancare – ha commentato il segretario Dario Lorenzoni – Scendere in piazza in tutta italia con mille banchetti contro la legge di stabilità disastrosa del governo gialloverde è il modo più efficace per dire cosa sta succedendo: la manovra contro il popolo toglie risorse all’istruzione, alle politiche del lavoro, aumenta le tasse ai più poveri e ai pensionati e soprattutto non crea sviluppo e occupazione, il vero motore di un paese civile. Quel motore noi vogliamo che si riavvi al più presto>