Collegno: anziani, ma mai soli. Alla Residenza Maria Barbero qualità per la terza e quarta età.

di Vanda Bernardini, consigliere comunale PD Collegno.

L’Italia è il paese più vecchio d’Europa: il 21,4 per cento della popolazione ha più di 65 anni, la media UE è del 18,5 per cento: gli anziani aumentano in tutto il pianeta e la loro assistenza costituisce uno dei principali temi del welfare che verrà proprio perché se vita si allunga, maggiore è la necessità  di assistenza. Noi vogliamo che questa assistenza sia sempre più qualificata e rispondente agli effettivi bisogni dei nostri anziani. L ‘Amministrazione di Collegno è da sempre sensibile nei confronti della terza età, di chi è anziano e di chi lo accoglie, che sia la famiglia o la struttura che essa sceglie per meglio consentire al parente di vivere in armonia, seguito nelle sue attività. Per questo ci siamo impegnati affinché la residenza Maria Barbero fosse rinnovata. Questo è stato possibile dopo aver presentato una mozione in Consiglio Comunale per sensibilizzare una maggiore qualità di vita  per i nostri anziani, di conseguenza si è proceduto con una gara d’appalto, aggiudicata dalla cooperativa “Nuova Assistenza”.

Oggi i nostri anziani godono di una struttura completamente rinnovata e la loro qualità di vita è stata di conseguenza completamente migliorata. E’ necessaria la creazione di una nuova cultura dell’assistenza, che impronti la progettazione, la gestione la qualità dei servizi: in questa direzione si sviluppa il percorso formativo dell’alternanza scuola lavoro tra gli istituti scolastici e le struttura ospitanti, o la collaborazione con le scuole primarie e secondarie che allietano le giornate dei nostri ospiti con attività di laboratorio e confronto generazionale.

La RSA Maria Barbero si trova nel meraviglioso Parco Dalla Chiesa di Collegno. La struttura sanitaria per anziani è in grado di accogliere 60 ospiti, offre un confortevole soggiorno in un clima familiare protetto, si sviluppa su due piani. Ampi saloni sono destinati all’animazione e alla ristorazione. Oggi questa struttura  offre locali allegramente colorati, letti adeguati agli anziani, palestra, saloncino per la parrucchiera, sala per caffè e una qualificata professionalità degli operatori. Tutto questo supportato da un’attenta partecipazione dell’Amministrazione e dal lavoro svolto con la Presidente della Commissione Politiche sociali. Molto dell’attività all’interno della RSA Maria Barbero è dedicato al mantenere costante l’attenzione e la capacità di interazione anche dei degenti più problematici, con patologie importanti, quelli più soli. Sono previste attività manuali che hanno l’obiettivo si stimolare e mantenere le abilità di manualità fine e fantasia, aiutare la socializzazione e il ricordo mediante l’attività come la lavorazione di carta, stoffa, la pittura su diversi materiali, la creazione di piccoli oggetti, collage, lavori a maglia o uncinetto, il cucito, il giardinaggio; attività ludiche e di socializzazione attraverso momenti di socializzazione e di svago in cui è possibile stare insieme con spensieratezza grazie all’ascolto di musica, l’organizzazione e la partecipazione di feste a tema, il ballo, la tombola. Fondamentali le attività di stimolazione cognitiva, che aiutano l’anziano a mantenere, stimolare, a volte anche migliorare, le sue capacità cognitive residue: prezioso il “gioco” del cruciverba, la lettura e il commento dei quotidiani, oppure giochi di attenzione e concentrazione come quello con gli scacchi.

Le attività vengono promosse dal servizio di animazione, con l’obiettivo di rendere l’anziano attivo e partecipe in modo da soddisfare le sue richieste propositive ed assecondare le espressività creative; di consentire all’anziano di mantenere, scoprire o riscoprire alcune potenzialità latenti; di stimolare e mantenere le capacità fisiche e mentali; di provvedere ad una stimolazione percettivo/motoria in casi particolari; creare un clima di amicizia e di collaborazione tra gli anziani dei vari nuclei in modo da sollecitare ed intensificare la loro partecipazione alle attività collettive; di mantenere i contatti con la realtà esterna attraverso i gruppi di volontariato, l’impegno delle associazioni, la disponibilità delle scolaresche; di far conoscere le attività e l’organizzazione delle struttura stessa; di coinvolgere tutte le figure professionali, i volontari ed i familiari nella progettazione dell’attività di animazione.