Collegno: in millecinquecento alla Festa de L’Unità
di Rosanna Caraci
Si chiude con un successo di pubblico molto soddisfacente la Festa de L’Unità di Collegno: è stata la prima ad aprire, di fatto, il lungo calendario degli appuntamenti tradizionali con il Partito Democratico. Iniziata il 25 maggio e conclusasi il 3 giugno, ha preceduto di poco quella di Settimo in corso in queste sere e quella di Rivalta. Appuntamenti che sono particolarmente attesi per testare non solo la politica locale e nazionale su incontri che vengono puntualmente organizzati ma per comprendere quale sia lo stato di salute interno ai circoli stessi, dopo mesi di scombussolamenti elettorali e risultati poco esaltanti.
<Ci ha fatto piacere condividere con tutti coloro che hanno deciso di trascorrere la serata con noi questa festa che vuole essere un punto di ripartenza per il nostro partito. E’ necessario soffermarsi sul senso di due parole: Festa e Unità – dichiara il segretario del Pd Collegno Gianluca Treccarichi – Sono soddisfatto, perché siamo un bel gruppo, affiatato, in sintonia. Siamo un gruppo che vuol cambiare le cose, e che ci crede. Questa festa è stato un successo grazie anche ai tanti che hanno preso ferie dal posto di lavoro, che hanno rinunciato al proprio tempo libero, che per stare alla cassa, alle griglie, servire ai tavoli tolgono tempo anche alla famiglia. Grazie davvero a tutti>
<Lo scopo della Festa non è quello di guadagnare ma di far incontrare le persone – aggiunge con soddisfazione Mario Maiullari tesoriere del PD di Collegno – proprio per questo abbiamo scelto di mantenere i prezzi bassi, accessibili a tutti: ciò che conta è la socialità. Che la Festa sia il luogo scelto per fare quattro chiacchiere, bere un buon bicchiere di vino, ascoltare buoni dibattiti se si vuole, ascoltare musica>.
1500 persone sono “passate” alla Festa; 800 i coperti serviti, 30 i volontari che hanno lavorato ogni sera tra servizio ai tavoli, cucina, griglia, cassa. 260 kg di carne grigliata. Tra le curiosità, spiccano i gusti di chi ha scelto di cenare alla Festa: la grigliata mista è l’evergreen, preferita dalla maggioranza degli ordinanti mentre altri piatti che sono andati per la maggiore sono la pasta alla Norma, il tagliere misto e tra i dolci l’intramontabile bunet. E poi la lotteria.
Confrontarsi sui temi di politica e sulla città è meglio davanti alle costine. E un buon rosso, che di tradizione fa buon sangue, aiuta a fraternizzare. E’ a tavola che, per tradizione, si trovano le intese. E la festa Collegno ha raggiunto un grande obiettivo: l’elemento più profondo che è nel suo nome stesso: l’ “unità”.