Collegno. Città in continua trasformazione
di Davide Morra, storico
L’incremento demografico collegnese fu continuo sin dalla fine della seconda guerra mondiale. L’alluvione del Polesine, il boom economico e la costante richiesta di manodopera da parte della F.I.A.T e delle industrie dell’indotto provocarono un aumento vertiginoso della popolazione residente. La crescita della popolazione spinse le amministrazioni comunali dell’epoca a varare piani di ampliamento della zona residenziale in prossimità delle principali arterie di comunicazione. Furono scelte diverse zone del territorio comunale, la zona oltre la ferrovia sull’asse del viale XXIV Maggio e zone limitrofe e la zona di Borgata Paradiso. Le problematiche conseguenti all’incremento della popolazione non erano limitate solo al reperimento delle abitazioni per i nuovi collegnesi. Le amministrazioni Torello, Catarzi, Bertotti e Manzi, dovettero far fronte ai problemi connessi allo sviluppo abnorme della città. Bisognava incrementare e potenziare i servizi forniti alla popolazione, provvedere alla costruzione di nuove scuole ed infrastrutture per far fronte ad ogni esigenza. Nel 1964 Collegno raggiunse i 25mila abitanti, nel marzo del 1966 gli abitanti salirono a 30.000 e Collegno divenne il quarto comune della Provincia di Torino. Nel 1970 Ruggero Bertotti fu nuovamente eletto Sindaco iniziava per lui il suo terzo mandato. In quegli anni, a seguito delle leggi n.167 e n.865 nasceva un nuovo complesso di abitazioni popolari ed iniziava anche la costruzione del centro polisportivo “Arturo Bendini”. Sono anni di cambiamento per il comune. Il sindaco Bertotti annunciava il cambiamento della sede municipale e la nascita di un nuovo centro cittadino all’avanguardia secondo i canoni dell’epoca.
Sul finire degli anni settanta ed i primissimi anni ottanta nuovamente l’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Luciano Manzi, decise di affrontare il problema della carenza di vani abitativi. L’area agricola sita oltre la Dora, attuale Villaggio Dora, fu espropriata per pubblica utilità e su una superficie di 60910 mq furono costruiti nel corso dei primissimi anni ottanta, più di mille alloggi popolari. La città di Collegno negli ultimi vent’anni ha ancora subito trasformazioni radicali, dalla conversione di opifici dismessi in aree residenziali come l’ex Cotonificio Valle di Susa, al nuovo piano di insediamento produttivo nella zona di Savonera ed alla ristrutturazione del Centro Storico Collegnese. Si può senza alcun indugio affermare che Collegno da oltre sette decenni è una grande Città in movimento.