Pianezza. Difendiamo lo Straniero
di Rosanna Caraci
“Stranger”, Straniero è la grande statua di Pianezza che dà il benvenuto, imponente con i suoi metri di altezza, alla rotonda che dalla statale conduce alla città, e può certamente non piacere. E’ una di quelle espressioni d’arte contemporanea che ad alcuni fanno storcere il naso ma è lì e ormai buona parte dei pianezzesi ci ha fatto l’abitudine, considerandolo semplicemente un’opera brutta, aggressiva nei confronti del paesaggio ma che, nella quotidianità è diventato un riferimento per chi arrivando dalle città vicine ha bisogno di un riferimento. Come perdersi se la strada la indica “Stranger”? Eppure il sindaco di Pianezza, Castello, ha avviato un referendum perché avrebbe deciso di abbatterlo, o comunque di spostarlo da lì, per acconsentire alla voglia di buon gusto dei suoi cittadini. E’legittimo togliere un monumento perché non piace? E’ educativo? E soprattutto, in tempi di vacche magre per le amministrazioni, è saggio accollarsi la spesa di 41mila euro per la sua sostituzione?
<Crediamo che i problemi di Pianezza siano ben altri – sostiene Michele Marano, Segretario PD di Pianezza – per questo abbiamo promosso una raccolta firme per evitare oltre ad uno spreco di risorse pubbliche anche una visione proiettata al futuro in quanto sarebbe necessario completare il progetto di rotonde di “Pianezza Città d’Arte” realizzando una rotonda tra la Statale e viale S. Pancrazio e e che su questa rotonda, potrebbe trovare spazio, in un incrocio, cuore nevralgico di Pianezza, e non con vista su un parcheggio di un supermercato, una grande opera di artisti pianezzesi, ai quali non si può chiedere di essere sostituti di qualcuno>
Il referendum condotto dall’amministrazione tra i cittadini < consisteva in un sondaggio telefonico a tappeto – continua Marano – che se non viene ascoltato per intero dà automaticamente il consenso alla rimozione dell’opera. Ora, chi di noi quando riceve una telefonata da una segreteria sta ad ascoltare il messaggio registrato fino alla fine?> Questo fa nascere <il sospetto che la rimozione dell’opera sia già stata decisa e che la scelta sia motivata da sentimenti di rivalsa nei confronti di chi l’acquisì.
Pianezza che ormai al suo gigante brutto ma buono si era abituata, si confronta sul gruppo di Facebook Pianezza, offrendo un’opinione pubblica divisa tra chi scrive che l’opera è semplicemente brutta e chi non si era mai posto il problema e lo scopre ora, tra chi preferirebbe magari occuparsi di qualcos’altro e chi lamenta di non essere stato contattato per il sondaggio.
<Troviamo mortificante per un artista veder declassare la sua opera, dal fatto stesso che venga definita sostituibile come un banale pezzo d’arredo e perché “non piace” – conclude Marano – . Seguissimo il gusto personale di ciascuno, toglieremmo “brutti” esempi d’arte continuamente. Quello che troviamo grave è la logica di censura che ci sembra evidente in questa iniziativa. Quindi non solo difendiamo Stranger, ma con lui la libertà d’espressione artistica anche se non piace, e soprattutto il suo messaggio in un epoca storica nella quale, probabilmente, lo straniero e il messaggio d’accoglienza che rappresenta, non è comodo>.
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ho incontrato STRANGER ieri per la prima volta. L’ho trovato strano, ma non brutto, e non ho capito che cosa rappresentasse. Adesso lo so, su internet ormai si trova tutto, e , dato il messaggio che racchiude, mi piace.
Forse sarebbe opportuno scrivere il suo nome e ciò che rappresenta. Ma forse c’è io ero in macchina e non l’ho visto.