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Dora, i programmi, le promesse e la realtà

di Rosanna Caraci

Chiacchiere sotto il casco nel fine settimana offrono l’occasione di facili e anche divertenti metafore. Ad esempio c’è la signora che dialoga con la sua coetanea che sta provvedendo a una manicure perfetta, confidando le ultime stranezze sentimentali. La storia si può riassumere nel classico “Lui, lei e l’altra”, dove lei si chiama Dora. Dora lamenta di aver fatto di tutto per capire i desideri dell’uomo amato e che con una serie di progetti accuratamente condivisi, con lui si sentiva pronta per offrirgli un futuro se non proprio radioso, quanto meno in progressione con quanto avevano fatto fino a quel momento. Invece l’altra, con le sue promesse mirabolanti, ha avuto la meglio. Gli ha promesso che zittirà i bambini che piangono a dirimpetto, che impedirà a citofonanti di ogni tipo e al trapano del vicino di disturbarlo alla domenica mattina: non solo, ma gli promette persino che, se la sposerà, pagherà meno tasse. <Siamo stati insieme cinque anni – dice Dora mentre il casco le cucina i colpi di sole che la faranno splendere di nuovo look – e alla fine ha preferito lei, che è pure un po’ fascista e che mi ha sempre insultata dietro le spalle>. Pennellate di rosa shock accompagnano i sospiri dell’estetista <Ma tu pensa! – prosegue Dora – Sai che  successo poi? Che questa qui viene da me, proprio ieri, e tutta cheta cheta mi dice che per il suo bene, il bene di Lui, dovremmo essere amiche. Non solo: ma mi dice che non ce la fa a capirlo, da sola, e che vorrebbe sapere io come ho fatto e anzi se posso darle una mano!> La ragazza dello smalto resta col pennellino della vernice sospeso e con occhi stupiti chiede semplicemente <E  tu cos’hai fatto?> Dora sorride <Niente. Ho scelto di limare le unghie. E aspetto> E voi, che avreste fatto?

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