Allarmi! Son fascisti
Pier Paolo Soncin
Basta mettere in fila i fatti di cronaca degli ultimi mesi per capire che il vento sta cambiando. I vari fascismi stanno rialzando la testa e, complice la crisi economica, ricominciano a trovare terreno fertile là dove lo Stato e la politica non riescono più ad arrivare. L’incursione dei giorni scorsi davanti alla sede di Repubblica, la vicenda della bandiera del secondo Reich in una caserma dei Carabinieri a Firenze, il raid di un gruppo di naziskin nella sede di una associazione che si occupa di migranti a Como, la vicenda del logo fascista scelto dall’azienda che gestisce i mercatini di Natale a Torino, la visibilità mediatica data a Forza Nuova e Casapound che si sono resi protagonisti di manifestazioni di odio ed intolleranza verso i migranti. A decine si contano le aggressioni e le manifestazioni di stampo fascista in tutta Italia, in particolare a Roma. Oggi le nuove forme di squadrismo stanno uscendo dal virtuale, dall’insulto da tastiera e cominciano ad intimidire e minacciare. Sovranisti, populisti, anti-parlamentaristi, nazionalisti, no tax, no migranti, fascisti, la cosiddetta “galassia nera”, stanno tornando e purtroppo non solo l’Italia ma tutto il mondo occidentale, sembra non avere la forza di contrastarli. Così in Polonia marciano in 60 mila contro “i negri e gli ebrei” e in Europa le destre più estreme entrano nei parlamenti con percentuali a due cifre e programmi da far invidia al Mein Kampft, mentre negli Usa Trump riceve e apprezza apertamente il sostegno del Klu KLux Klan.
Assistiamo alla rinascita culturale della destra più retrograda e pericolosa e nello stesso tempo all’arretramento delle intelligenze di sinistra che sembrano osservare ammutolite questo fenomeno, apparentemente incapaci di reagire nel nome di quell’antifascismo che è alla base della Repubblica.
Difendere la libertà di stampa, approvare lo Ius soli, colpire tutte le manifestazioni di odio ed intolleranza, sono alcune delle armi che abbiamo a disposizione per combattere tutti i fascismi. Senza sottovalutazioni né esitazioni.